Terni: il SAP ricorda le vittime delle stragi mafiose del 1992

Il Sindacato Autonomo di Polizia ha organizzato una cerimonia presso il monumento ai caduti di fronte alla questura

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È dal 1992, all’indomani delle stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio – in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, oltre a Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina – che il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) organizza una serie di eventi dedicati alla loro memoria.

Quest’anno ricorre il trentennale delle due stragi e il SAP ha inteso ricordare il sacrificio non solo degli uomini in divisa, ma anche di giornalisti, magistrati, politici, religiosi o di semplici cittadini che hanno pagato con la vita l’impegno in favore della collettività. Il tutto per garantire concordia, legalità, convivenza civile in un Paese libero e democratico.

Giovedì mattina il SAP provinciale di Terni ha ricordato tutte le vittime con la deposizione di una corona alla presenza del questore Bruno Failla, presso il monumento ai caduti della polizia di Stato di fronte alla questura cittadina. A questo, ha fatto seguito un breve momento di preghiera e riflessione celebrato dal cappellano della polizia, don Fabrizio Borrello, con la partecipazione del personale dell’ANPS.


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