Terni, in vendita la ‘villa sulla Cascata’

Villa Morandi cerca un nuovo proprietario: 250 metri quadri sul ciglio del salto più alto d’Europa

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Realizzata ad inizio ‘900 in perfetto stile Liberty, ritratta in una suggestiva cartolina d’epoca e aperta per la prima volta al pubblico nel 2016 grazie al Fai, ora un pezzo di storia della Cascata delle Marmore è in vendita e cerca dunque un nuovo proprietario: si tratta di villa Morandi, a due passi dal grande salto della cascata, sul quale si affaccia direttamente attraverso un parco privato fatto di terrazze, percorsi e scorci panoramici.

La storia

L’annuncio di vendita è comparso su alcuni siti internet di inserzioni immobiliari. I 250 metri quadri di superficie abitabile arredati e suddivisi in 7 stanze su due livelli – oltre alla vicina casa dei domestici, al garage e all’ampio parco coltivato a pini, lecci, oleandri e tigli odorosi – vengono messi sul mercato al prezzo di 900 mila euro dai discendenti di Ercole Di Giuseppe, l’imprenditore abruzzese che nel 1948 acquistò la villa dopo essersi trasferito a Terni per lavoro, intestandola alla moglie Ersilia Santilli, originaria di Marmore. Ma la storia dell’edificio, come testimonia il nome con cui è conosciuto, è legata indissolubilmente a Luigi Morandi, possidente, imprenditore, uomo politico, personalità di rilievo tra ‘800 e ‘900: lo fece costruire – nel bosco (acquistato nel 1897) che costeggia l’ultimo tratto del fiume Velino prima del grande salto – per alleviare la malattia del figlio, malato di tisi, a cui i medici avevano consigliato di respirare i vapori della Cascata.

Alla ricerca di una nuova vita

La villa, dunque privata, è da tempo disabitata, ma a marzo 2016 tutti i cittadini hanno avuto la possibilità di visitarla nell’ambito delle Giornate del Fai di primavera organizzate dalla delegazione ternana. Un’iniziativa che fu un successo, visto il numero di visitatori (non solo ternani) che in quell’occasione si sono messi in fila per entrare. Ora, dopo tanti anni nel dimenticatoio, la casa e i suoi interni – come il pianoforte d’epoca, i quadri floreali, i pavimenti in cementine colorate, lo scrittoio con le antiche carte e una scacchiera – cerca una nuova chance per tornare a vivere appieno. Un obiettivo di certo non semplice, tenuto conto del valore dell’immobile e dei relativi costi di gestione, ma che potrebbe rappresentare un’opportunità per l’intera area della Cascata, visto il contesto in cui si trova, in un momento di nuovo impulso dal punto di vista turistico.

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