Terni, maxi progetto Globo: indetta la conferenza di servizi

Variante urbanistica per la nuova ‘casa’ in via Marcangeli: dopo l’ok della giunta scatta l’iter per arrivare alla completa definizione. In ballo investimento da oltre 20 milioni

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di S.F.

Il rendering del progetto

Regione Umbria, ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Usl Umbria 2, Provincia di Terni, direzione ambiente, pianificazione strategica, polizia Locale e viabilità del Comune. Sono loro ad essere coinvolti nel nuovo step avviato martedì in merito al maxi progetto – l’investimento complessivo stimato è di circa 24 milioni di euro – per la realizzazione della nuova ‘casa’ Globo in via Marcangeli: confronto con il dirigente di palazzo Spada Claudio Bedini e indizione della conferenza di servizi decisoria in forma semplificata per la variante urbanistica approvata in giunta lo scorso 10 febbraio. Il termine per chiudere questa fase è, come da prassi, fissato in 45 giorni. In azione c’è la proponente Mare Blu S.p.A. di Martinsicuro.

L’OK DELLA GIUNTA: OK A MAXI AREA PRODUTTIVA
LA VERIFICA VAS DEL 2019

Il progetto originario

Il lungo percorso

L’iter era stato sbloccato a febbraio dopo un lungo stop di un anno e mezzo. Come noto si tratta dello sviluppo di due fabbricati a destinazione commerciale da 6.068 e 7.040 metri quadrati ed un altro direzionale da 1.000 mq da cedere a titolo gratuito all’amministrazione. In più il completamento della viabilità esterna all’area di proprietà, la realizzazione del parcheggio e, con la variante urbanistica, la definizione di un’unica area produttiva per un totale di 35.790 metri quadrati. In tutto ciò entra anche il discorso occupazionale con una ‘promessa’ di incremento di almeno ottanta addetti per l’attività di vendita. A seguire l’iter in primis sono la responsabile del procedimento Marina Garzuglia, dell’istruttoria amministrativa Patrizia Dominici e l’architetto Bruno Manciucca, da anni coinvolto nel progetto per conto del gruppo abruzzese: quest’ultimo è la compagine societaria della Cosmo S.p.A. – subentrata nel 2016 alla Edilstart dopo anni di inattuazione della convenzione – per il settore immobiliare

LE INDAGINI ARCHEOLOGICHE
L’AUTORIZZAZIONE ALLA COSMO DEL 2017

Il progetto originario

Non è finita

In definitiva si segue la prassi dettata dal testo unico della legge regionale 1/2015. Una volta concluso questo step si procederà con l’invio al consiglio comunale per l’approvazione della variante urbanistica: salvo ulteriori rallentamenti il termine massimo per arrivarci è di 80 giorni. Poi c’è altro. Vale a dire l’esame del piano volumetrico già presentato nel 2017: la convenzione ereditata dalla Mare Blu – in passato c’era la Edilstart – prevedeva l’istituzione di una commissione per valutarlo, tuttavia occorre l’ok alla variante per procedere. Infine il check legato alla qualità architettonica delle strutture, le indagini archeologiche e il lavoro sul progetto definitivo.

GENNAIO 2020, IL PARERE DELLA SOPRINTENDENZA

Il progetto originario

Il punto della società sul lavoro 

Per la Mare Blu S.p.A. – si legge nella relazione tecnica per la variante urbanistica Suap – «lo sviluppo di questo progetto, produrrà oltre agli indubbi vantaggi economici, certamente anche effetti molto positivi per la comunità Ternana in termini occupazionali. Analizzando l’andamento e l’impatto dello sviluppo del settore terziario negli ultimi decenni ben si comprende come un’espansione nel campo del commercio e dei servizi crei un maggiore incremento occupazionale e conseguente ricchezza per il comprensorio Ternano. Nel progetto in esame, si prevede una potenzialità occupazionale minima, di circa 80 unità lavorative, alle quali vanno aggiunte quelle generate dall’indotto circa venti unità e dal direzionale qualora il Comune di Terni mettesse sul mercato tale spazio, e trenta dall’indotto per un totale di 130 addetti». La superficie massima coperta realizzabile è pari a 21.474 metri quadrati.

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