Terni, metodi ‘forti’ per ottenere il dovuto: denunciati e assolti

In tre erano accusati di estorsione ma il tribunale ha ritenuto il fatto insussistente. I fatti avvenuti nel 2013 a Terni

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La lite aveva avuto origine per il mancato pagamento di alcuni lavori edili eseguiti. Ma quelle frasi – «sono passati sette anni, se non mi dai i soldi io ti ammazzo» e «noi siamo albanesi, dacci i soldi o qui ci scappa il morto» – non erano passate sotto silenzio. Tanto che la denuncia sporta dal destinatario di quelle parole, pronunciate nell’ottobre 2013, aveva fatto finire a processo ben tre persone – tutte di nazionalità albanese – con l’accusa di estorsione. I tre, nonostante la richiesta della pubblica accusa per una condanna a due anni e tre mesi di reclusione, sono stati assolti venerdì dal tribunale di Terni perché ‘il fatto non sussiste’: erano difesi dagli avvocati Francesco Mattiangeli e Daniela Paccoi, ovviamente soddisfatti dell’esito finale. Parte civile del procedimento è un 64enne ternano a cui era giunta la ‘perentoria’ richiesta di pagamento – circa 9 mila euro, preceduta da un atto di precetto esecutivo -, per un debito in realtà contratto dal figlio.

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