Lungonera Savoia: «Degno del quartiere»

Terni, cambio alberature e rifacimento marciapiede: «Ora più fruibile ed elegante. Stiamo cercando di cambiare il volto della città, ci riusciremo». Inaugurato lunedì

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Enrico Melasecche e il supporto a Benedetta Salvati

Nel confronto con il passato viene definito «più fruibile, elegante e radioso, degno di un quartiere come Città Giardino». Tempo di inaugurazione lunedì pomeriggio per il ‘nuovo’ viale Lungonera Savoia: via i 44 pini marittimi, piantumazione di lecci-lagerstroemia e rifacimento del marciapiede. «C’è chi dice che stiamo facendo tutto ciò che avevano impostato gli altri, ma la piccola verità è che siamo riusciti a ripartire con una politica diversa: meno selfie e parole, più fatti», ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche che, come di consueto, è quello che spicca per loquacità e annunci. Di mezzo ci finiscono anche l’acciaieria e la scuola Matteotti.

L’INTERVENTO CONCLUSO, C’E’ QUALCOSA DA SISTEMARE AI GIARDINI XXV APRILE

L’evento e il work in progress 

Il taglio del nastro

A far compagnia a Melasecche il sindaco Leonardo Latini e l’assessore al verde pubblico Benedetta Salvati – della giunta in loco anche i loro ‘colleghi’ Marco Cecconi e Valeria Alessandrini – più una discreta quantità di consiglieri della Lega e i funzionari tecnici del Comune coinvolti nell’iter come Federico Nannurelli e Mauro Manciucca. Classico taglio del nastro, spuntino a lato dei giardini XXV Aprile (qui c’è da mettere a punto qualcosa) e breve passeggiata per mostrare le migliorie: «Sono stati abbattuti – ha messo in evidenza la Salvati – 44 pini, piantumati 51 e dobbiamo concludere l’ultima parte. Ci sono lecci e lagerstroemia, fioriscono da luglio ad ottobre: rendono il viale degno del quartiere Città Giardino, è più fruibile ed elegante. Per un cantiere che si chiude c’è quello che si apre, in via Bramante, in una città work in progress che sta cercando di cambiare il suo volto. Ci riusciremo». Da segnalare che per l’accesso al marciapiede c’è uno scalino di 2,5 centimetri: sarà coperto – questa almeno la spiegazione che arriva dai tecnici – con la bitumatura in arrivo.

LE POLEMICHE ESTIVE SULL’ABBATTIMENTO DEI 44 PINI: «CAMBIATA SOLO MANO MOTOSEGA»

Il sindaco e il bilancio piantumazioni

Lo scalino

Il sindaco – un’entusiasta Paolo Cicchini gli ha comunicato una buona notizia per aprile, quando ci sarà un ospite gradito al Politeama – ha puntualizzato invece che si tratta di una «riqualificazione significativa che riguarda uno dei viali più belli. Cambiato l’aspetto per renderla più simile al sentire dell’amministrazione stessa: ora Lungonera Savoia è radioso, c’è più luce e si notano le bellezze degli edifici presenti. Il numero delle piante posizionate è il doppio – intervento da completare – rispetto a quelle tagliate: ringrazio chi si è messo a disposizione per permettere l’evento odierno. Vita diversa e nuova, per noi gli alberi sono fondamentali: il bilancio delle piantumazioni finora ci vede in attivo di circa 200 esemplari rispetto a quelle abbattute perché pericolose. Un segnale di svolta. Teniamo moltissimo – ha concluso – all’ambiente ed alla sicurezza».

20 AGOSTO 2018, PINO SOPRA ABITAZIONE IN VIALE LUNGONERA SAVOIA

Melasecche: «Travolgiamo tutto»

La passeggiata inaugurale

Il facile pronostico è stato rispettato anche oggi. Il titolare dei lavori pubblici mattatore nell’intervento pre passeggiata inaugurale: «Riapriamo e rilanciamo bellissimo, nuovo Lungonera. Ricordo le immagini del pino caduto sulla casa perché siamo stati costretti a partire da quell’emergenza: giornata significativa visto che in contemporanea sono iniziate le opere in via Bramante. Il nostro piacere è realizzare cose senza spendere nuovo denaro visto che non possiamo contrarre mutui: in questo modo eliminiamo la‘tassa pini’. Restano da sistemare via Borsi, via Campofregoso e via Buonarroti dove le radici hanno prodotto movimenti tellurici pericolosi. Fare queste cose con una città in dissesto finanziario è quasi un piccolo miracolo: a breve, con temperature migliori, ci sarà la fresatura di tutto questo viale, via XX Settembre e via Di Vittorio con bitumatura».

‘REPULISTI’ PINI A TERNI, LA DECISIONE DI AGOSTO

I dipendenti comunali e la Matteotti

Poi altro passaggio – dopo quello in commissione consiliare, dove aveva parlato di struttura allo sbando – sulla macchina amministrativa: «Grazie ai dipendenti comunali. Li difendo quando c’è da farlo, così come per i richiami. Su 750 persone c’è chi corre, passeggia o fa il passo del gambero: noi travolgiamo tutto e tutti, andiamo avanti. Se qualche albero non dovesse attecchire, c’è la garanzia dell’Afor di sostituzione gratuita». Infine Melasecche ha tirato in ballo altri argomento con il teleriscaldamento – lunedì mattina sopralluogo all’impianto in acciaieria – e scuola Matteotti: c’è il problema di dove mandare i bambini durante i lavori di adeguamento sismico. «Stiamo trovando una bellissima soluzione per dare ‘ricovero’ in aule moderne ai piccoli degli istituti dove interverremo».

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