Terni, frana Colle Obito Oltre 400 mila euro per la sistemazione

Lo scorso 6 gennaio lo smottamento ed i successivi disagi per la viabilità: lavori di somma urgenza per quasi mezzo milione. Riapertura carreggiata, si punta a fine marzo

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di S.F.

Indagini geologiche, rimozione della terra e soprattutto l’intervento di ripristino con inevitabili disagi per la viabilità che, ormai, proseguono da oltre due mesi. Sono le azioni avviate a gennaio dall’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni in seguito allo smottamento di una porzione di Colle Obito lo scorso 6 gennaio: uno ‘scherzetto’ – i lavori di consolidamento erano stati ultimati da pochi mesi – che ha comportato una progettazione esecutiva da oltre 400 mila euro considerando entrambe le fasi.

7 GENNAIO, PARTONO LE OPERAZIONI
6 GENNAIO, LO SMOTTAMENTO E LE POLEMICHE

L’area dopo lo smottamento

La somma urgenza

I guai sono iniziati con il maltempo di inizio gennaio e hanno raggiunto l’apice con la frana che ha creato non pochi problemi considerato il tratto stradale interessato: subito avviate le indagini per un’analisi dello scenario di rischio e la potenziale evoluzione dello smottamento, quindi l’affidamento alla Polo Geologico srl di Roma e alla Forti Costruzioni per tutte le operazioni in somma urgenza. Da allora c’è il restringimento della carreggiata con senso unico in direzione via Urbinati e il pressing – politico e non – per terminare la sistemazione nel più breve tempo possibile è arrivato a più riprese. Il progetto esecutivo è stato validato l’11 febbraio.

CONSOLIDAMENTO E RIPROFILATURA: COSTATO MENO DELLA SISTEMAZIONE

Lo smottamento

Le tempistiche

Al momento i lavori non sono conclusi a causa di un ritardo – previsto l’arrivo a stretto giro – nella fornitura delle barriere protettive: salvo sorprese le opere di ripristino delle condizioni di stabilità saranno ultimate ad aprile, mentre per quel che concerne la riapertura completa della carreggiata si punta agli ultimi giorni di marzo.

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