Terni: «Stanchi del degrado. Che non c’è solo dopo i weekend»

Arredo urbano in crisi, sporcizia non sempre ripulita tempestivamente, casi di inciviltà che creano disagio: piazza dell’Olmo merita di più

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Assi delle sedute divelte, sporcizia ovunque, vetri, feci canine e elementi di arredo urbano danneggiati. Non è un bel quadro quello evidenziato al termine dei giorni ‘caldi’ del weekend dai residenti della zona di piazza dell’Olmo, nel pientro centro storico di Terni. Senza voler attribuire particolari responsabilità alla ‘movida’ o ai locali che accolgono centinaia di persone, giovani e non solo, in particolare nel fine settimana, va di certo capito cosa si dovrebbe/potrebbe fare per conciliare tutte le esigenze: quelle di svago, di business, di riposo ed anche quella – che accomuna tutti – di mantenere gradevoli, decorosi e puliti gli spazi, anche più frequentati, del centro. La realtà della domenica mattina, con le pulizie che non sono avvenute (si spera avvengano lunedì), restituisce un quadro della piazza – cara ai ternani e anche associata alla memoria di David Raggi – avvilente anche a prescindere dai ‘pienoni’ dei weekend. Fra sporcizia, che potrebbe essere facilmente e rapidamente rimossa, danni legati all’utilizzo costante degli arredi  e quindi alle scarse manutenzioni, altri – come quello di un ‘piloncino’ abbattuto da un mezzo Asm poi individuato al pari del conducente – strettamente connessi alle caratteristiche degli spazi e all’incuria, accessi non sempre ‘legittimi’ da parte dei veicoli: la situazione ci pone lontani dalla piazza che in tanti potevano gustarsi fino ad un po’ di tempo fa. Questione che vale anche per diversi altri spazi cittadini, lasciati un po’ a sé, privi di controlli attivi, e quindi dove è più facile mettere in atto comportamenti contrari al senso civico. Temi che i residenti cavalcano praticamente ogni estate ma che potrebbero incontrare anche la condivisione da parte di chi vive altrove ma ha semplicemente a cuore la sua città.

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