«Battaglia CamCom non ha colore politico»

Terni, il presidente Flamini fa il punto dopo la vittoria al Tar e si toglie qualche ‘sassolino’: «Il ricorso è stato il nostro, non di altri»

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Una ‘battaglia’ vinta – in linea con altre sentenze cronologicamente precedenti – nel contesto di una ‘guerra’ che vede il presidente della Camera di Commercio di Terni, Giuseppe Flamini e unitamente al comitato che nei mesi scorsi ha raccolto centinaia di firme, all’accorpamento dell’ente con quello di Perugia, per la creazione di un’unica Camera regionale. Lunedì mattina lo stesso Flamini, insieme al direttore generale Giuliana Piandoro, ha fatto il punto, precisando – un chiaro riferimento al post Facebook del sindaco Latini, che si prendeva alcuni meriti della (parziale) vittoria ‘ in barba alla sinistra’ – che la sentenza del Tar del Lazio «non deve diventare cavallo battaglia di alcun soggetto politico. Rispettiamo tutte figure istituzionali con le quali ci rapportiamo quotidianamente ma è stato l’organo politico della Camera di Commercio che ha deciso di proporre ricorso».

La ‘truppa’ di amplia

«Ringraziamo tutti coloro che ci stanno dando una mano per condurre in porto il percorso, di qualsiasi colore politico essi siano – ha precisato Flamini -. Questa decisione è un primo passo, ma non chiude il problema. Relazioni sono in corso sia con le istituzioni locale e nazionali, parlamentari del territorio compresi. Dopodomani (mercoledì, ndR) ci sarà un incontro con il presidente nazionale di Unioncamere per esporre il ricorso. Il 18 aprile si terrà invece l’assemblea nazionale di Unioncamere alla quale dovrebbe partecipare anche il ministro Di Maio. Alle sei Camere di commercio che hanno presentato ricorso – Brindisi, Pavia, Crotone, Massa Carrara, Rieti e Terni – se ne sono aggiunte ufficialmente altre diciotto. Non chiediamo solo di restare autonomi – ha precisato il presidente dell’ente camerale di Terni – ma anche di rivedere nella sua totalità la legge di riforma. Non basta autonomia se non verranno modificate altre questioni, tra le più importanti la sostenibilità finanziaria».

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