Terni, ‘tris’ di chiusure nei weekend: dalle ore 17 alle 5

Covid – Passeggiata, largo Ottaviani e via Giannelli. Ordinanza del sindaco dopo il Cosp in prefettura. Venerdì, sabato e domenica

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Due ordinanze per anticipare alle 17 la chiusura del parco ‘La Passeggiata’ e per lo stop serale – traffico veicolare e pedonale – dalle ore 17 alle 5 nelle aree di largo Ottaviani e via Giannelli. Questo in sintesi il contenuto dei provvedimenti del sindaco di Terni, Leonardo Latini, dopo la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di mercoledì. Riguarderanno le giornate di venerdì, sabato e domenica, «fatta salva la possibilità di accesso e deflusso alle abitazioni private e agli esercizi commerciali legittimamente aperti. Insieme al prefetto, al questore e alla polizia Locale daremo disposizioni per intensificare i controlli, nell’interesse generale dell’intera città. Rinnovo a tutti una forte raccomandazione affinché vengano posti in essere comportamenti responsabili», spiega il primo cittadino.

TERNI, NEL WEEKEND CHIUDONO TRE ZONE SIMBOLO DELLA MOVIDA

Il sindaco di Terni Leonardo Latini

La motivazione

Latini sottolinea che «la decisione di chiudere largo Ottaviani, via Giannelli e il parco della Passeggiata per evitare assembramenti specie nelle ore notturne e serali durante il fine settimana, è stata presa al termine della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, coordinato dal prefetto Emilio Dario Sensi, in considerazione dell’evolversi dell’emergenza sanitaria e così come previsto dalle disposizioni governative. Queste aree, nonostante le nostre numerose raccomandazioni, nonostante le sanzioni irrogate a seguito dei controlli e dell’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza, continuano purtroppo ad essere caratterizzate da assembramenti che non tengono conto delle disposizioni sul distanziamento e – in molti casi – di quelle sull’obbligo dell’uso delle mascherine anche all’aperto. In queste settimane il sistema sanitario di Terni come quello delle altre città dell’Umbria e dell’Italia è sottoposto a carichi di lavoro enormi per fronteggiare le conseguenze della pandemia – chiude Latini – e per fornire cure ai malati. Per questo non possiamo permetterci di aggravare la situazione con comportamenti sconsiderati e soprattutto irrispettosi degli interessi della comunità e dei cittadini più fragili».

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