L’indagine della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni aveva fatto seguito ad un decesso per overdose e lui, il 26enne nigeriano P.O., era stato indagato a piede libero per detenzione di droga a fini di spaccio. Il giovane è stato condannato mercoledì dal tribunale di Terni, con le modalità del rito abbreviato, alla pena di due anni e quattro mesi di reclusione. Il giudice ha inteso riqualificare l’imputazione nella sostanziale ‘lieve entità’ dello spaccio. In particolare il 26enne era accusato di aver ceduto, con cadenza quasi giornaliera, dosi di eroina a due donne, una di nazionalità italiana ed una sua connazionale. Droga che veniva pagata fra i 40 ed i 50 euro la dose, con l’imputazione che faceva riferimento ad un arco temporale compreso fra il marzo ed il luglio 2021. Moderatamente soddisfatto il legale difensore del 26enne, l’avvocato Francesco Mattiangeli del foro di Terni, comunque deciso ad impugnare la decisione di fronte alla corte d’appello di Perugia per ottenere una revisione, in un senso favorevole al proprio assistito, del giudizio emerso in primo grado.