di S.F.
Casa di comunità in costruzione, poi centrali operative territoriali e centro di salute mentale. Ma in viale Trieste 46, a Terni, la Usl Umbria 2 ha a che fare anche con altri due fabbricati da circa 819 metri quadrati l’uno, disposti su tre piani. L’azienda sanitaria locale prova a concederli ad associazioni senza fini di lucro con scopi umanitari.
A patto che «si assumano l’onere di eseguire tutte le necessarie opere di adeguamento e ristrutturazione, ivi incluse le pratiche tecnico-amministrative, senza oneri per l’azienda, nonché la successiva manutenzione straordinaria ed ordinaria dei fabbricati stessi». Non proprio robetta. Tre i criteri: l’attività più contigua a quella sanitaria, l’idoneità/qualità del progetto ed i tempi di realizzazione. La durata? Verrà calcolata a seconda dell’investimento effettuato per «rendere i locali idonei alle attività che vi verranno svolte». Palla in mano al responsabile del procedimento, il geometra Francesco Silvani.