Indagato e sottoposto a misura cautelare personale – divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico – per l’ipotesi di violenza sessuale articolata in due episodi, nei confronti di una donna ternana poco più che 50enne. L’indagato è un altro ternano, di 59 anni, che martedì è stato sentito dal gip Chiara Mastracchio, presso il tribunale di Terni, nell’interrogatorio di garanzia al termine del quale il suo legale difensore, l’avvocato Bruno Capaldini del Foro di Terni, ha chiesto la revoca delle misure applicate.
All’uomo, su indagine dei carabinieri e della procura ternana, viene contestata l’ipotesi di violenza sessuale in relazione a quanto sarebbe accaduto, secondo la denunciante, a fine agosto e lo scorso settembre. Nel parcheggio di un noto centro commerciale cittadino, l’uomo – suo amico da anni – in due diverse mattinate, l’avrebbe baciata, abbracciata, si sarebbe avvicinato in un contesto di effusioni ritenute inequivocabili. Fatti messi nero su bianco dalla persona offesa, con l’uomo che avrebbe agito contro la sua volontà, attraverso la denuncia sporta all’Arma che fatto partire la denuncia all’autorità giudiziaria e quindi le misure disposte dal gip di Terni.
«Il mio assistito – afferma l’avvocato Capaldini – ha reso dichiarazioni, negando gli addebiti e affermando con piena convinzione la propria ricostruzione dei fatti. Al vaglio del gip ci sono anche alcuni aspetti connessi alla sfera personale e sanitaria della persona offesa, di cui credo vada tenuto conto non solo sul piano cautelare, ma anche rispetto alla consistenza dell’intero procedimento». Ora spetterà al gip decidere se confermare o meno quanto disposto nei giorni scorsi verso il 59enne, anche alla luce del parere del pubblico ministero, Raffaele Pesiri.