di F.L.
È da tempo il ‘sorvegliato speciale’ di Acciai Speciali Terni, alle prese con tanti interrogativi su presente e futuro, anche in vista della prossima vendita: il Tubificio è ora in una «fase di attesa», stando a quanto riferito martedì dalla direzione aziendale alle rsu, nel corso di un incontro richiesto dai delegati di fabbrica proprio per chiarire l’attuale situazione operativa e gestionale del sito e le prospettive per i prossimi mesi.
I dettagli
Vista la fase congiunturale in corso dovuta alla pandemia, l’attuale flessione produttiva del Tubificio si attesta tra il 15 e il 20% – un anno fa aveva raggiunto addirittura l’80% -, ma può vedere comunque un forte recupero già nei prossimi mesi, visto che le case automobilistiche non hanno ridotto i loro piani operativi. Questa fase sarà dunque al momento gestita attraverso lo smaltimento ferie e la cassa integrazione ordinaria. «La direzione aziendale – riferiscono le rsu in un’informativa ai lavoratori – ha affermato inoltre che non sono previsti piani concreti e importanti di efficientemento del personale e che se si vuole valutare approfonditamente l’attuale organizzazione del lavoro si potrebbe ragionare solamente su un possibile esubero di uno forse due lavoratori, facendo tuttavia riferimento a un contesto di polivalenza (dunque di trasferimento dei lavoratori ad altre funzioni o reparti, ndr)». Ma le future aspettative produttive non escludono la possibilità di rientro al Tubificio di altri lavoratori, come non è esclusa la possibilità di ricorrere a eventuali richieste di straordinario contrattuale. Insomma, una situazione ancora tutta da decifrare (soprattutto nei tempi), ma che potrebbe riservare buone notizie.