Umbria, nove milioni alle politiche sociali

La giunta regionale ha approvato lo schema di riparto per l’anno 2016. Barberini: «Risposte concrete ai bisogni delle persone»

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Ammontano a oltre 9 milioni di euro le risorse destinate a interventi a favore di minori, anziani, disabili, famiglie povere e vulnerabili, immigrati e persone non autosufficienti. La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato lo schema di riparto per l’anno 2016 delle risorse del Fondo sociale regionale (Fsr) e del Fondo nazionale per le politiche sociali (Fnps).

Il sociale «La quota nazionale – rende noto l’assessore alla coesione sociale e welfare Luca Barberini – è pari a circa 4,6 milioni mentre quella regionale ammonta a circa 4,5 milioni di euro, prevedendo anche un milione di euro per il Piano regionale integrato per la non autosufficienza e 100 mila euro per la gestione delle emergenze sociali nelle aree colpite dal sisma». Un atto «importante che conferma l’attenzione della Regione al tema del sociale, soprattutto verso chi sta più indietro in questo momento di difficoltà».

L’obiettivo è dare «risposte concrete ed efficaci ai bisogni dei territori, che avranno un ruolo da protagonista nella gestione dei fondi, attraverso le Zone sociali e i Comuni, per qualificare al massimo la rete dei servizi, mentre la Regione svolgerà una sorta di regia centrale, in termini di programmazione. Le risorse sono state attribuite individuando macroaree d’intervento, con particolare attenzione all’area ‘Povertà’ a cui verranno assegnati oltre 2 milioni di euro per percorsi inclusivi di singoli e famiglie maggiormente vulnerabili».

Nel dettaglio «Oltre 1,6 milioni di euro – specifica l’assessore – andranno ai minori per promuovere e tutelare il loro benessere, favorire opportunità educative di socializzazione, prevenire e contrastare fattori di disagio. Più di 1,4 milioni di euro saranno a favore delle persone con disabilità, con servizi e interventi socio assistenziali, mentre circa 860 mila euro per anziani non autosufficienti senza reti di sostegno o deboli, senza casa e con reddito insufficiente. Oltre 280 mila euro sono stati invece stanziati per interventi mirati verso famiglie con reddito medio-basso, collocabili appena sopra la linea della povertà. È stato previsto anche un fondo di 250 mila euro, con risorse nazionali, per politiche di integrazione e inclusione sociale degli immigrati».

Altre risorse Barberini evidenzia anche che «all’interno di questo riparto, un milione di euro è stato assegnato per il Piano regionale integrato per la non autosufficienza, aggiungendosi ai 3 milioni di euro già stanziati dalla Regione in questo ambito. Sono state inoltre previste risorse per il sostegno alla gestione associata dei fondi e alla reti degli uffici della cittadinanza istituiti nelle varie Zone sociali. 100 mila euro, relativi al Fondo sociale regionale, sono stati infine destinati alla gestione dei servizi sociali per l’emergenza terremoto 2016, secondo le effettive necessità del territorio interessato».

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