Urne aperte, si vota fino alle ore 15

Si decide sul referendum per il taglio dei parlamentari. Da rinnovare anche i sindaci in sei comuni della regione

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Articolo in aggiornamento

di F.L.

È tempo di tornare alle urne, dalle 7 di domenica e per la prima volta in era Covid, per 666 mila 602 elettori umbri, chiamati a partecipare al referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari. Si vota fino alle 23, mentre lunedì il voto sarà permesso dalle 7 alle 15. Tra questi elettori sono 9 mila 267 coloro che sono chiamati ad esprimersi in sei comuni della regione anche alle elezioni amministrative. Le amministrazioni da rinnovare sono quelle di Scheggino e Valfabbrica in provincia di Perugia e Attigliano, Calvi dell’Umbria, Ferentillo e Giove in provincia di Terni.

C’È CHI FOTOGRAFA LA SCHEDA: DENUNCIATO

Aggiornamento ore 23

In Umbria alle ore 23 di domenica si registra un’affluenza per il referendum pari al 33,09% (32,98% in provincia di Perugia, 33,42% in quella di Terni). Circa le elezioni comunali, alle 23 l’affluenza a Scheggino è stata del 50,13%, a Valfabbrica del 57,11%, ad Attigliano del 58,50%, a Calvi dell’Umbria del 52,40%, a Ferentillo del 58,37%, a Giove del 64,84%.

Aggiornamento ore 19

In Umbria alle ore 19 – a fronte di un dato nazionale pari al 29,71% – si registra un’affluenza per il referendum pari al 25,45% (25,23% in provincia di Perugia, 26,06% in quella di Terni). Circa le elezioni comunali, alle 19 l’affluenza a Scheggino è stata del 34,63%, a Valfabbrica del 43,73%, ad Attigliano del 45,04%, a Calvi dell’Umbria del 40,55%, a Ferentillo del 41,76%, a Giove del 47,88%.

L’affluenza alle 12

In Umbria alle ore 12 – nei comuni chiamati ad eleggere il sindaco – hanno votato il 17,14% degli aventi diritto (16,83% nei quattro in provincia di Perugia e 17,29% nei due del ternano). Attigliano ha la percentuale più alta (20,16%), seguono Giove (19,57%), Valfabbrica (17,12%), Calvi dell’Umbria (15,47%), Scheggino (14,73%) e Ferentillo (14,03%). Per quel che concerne il referendum l’affluenza è del 9,56%: 9,62% per i comuni della provincia di Perugia e 9,40% per i territori ternani. Il dato nazionale è del 12,25%.

Cosa prevede il referendum

Il referendum è stato indetto per approvare o respingere la legge di revisione costituzionale intitolata ‘Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari’. In caso di vittoria del ‘sì’ il taglio prevede il passaggio da 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 seggi al Senato. Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità. Non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

In Umbria 13 candidati sindaci

Per quanto riguarda le elezioni comunali, per la carica di sindaco a Scheggino (387 elettori) si sfideranno – in ordine di comparizione sulla scheda elettorale – Fabio Dottori della lista Uniti per Scheggino, Carlo Stefanelli de L’Altra Italia e Bonaventura Benedetti di Collaboriamo per Scheggino. A Valfabbrica Enrico Bacoccoli (Insieme per crescere) si contrapporrà a Marco Nazzareni (Obiettivo Valfabbrica), mentre ad Attigliano il sindaco uscente Leonardo Vincenzo Fazio (Il Polo per Attigliano) se la dovrà vedere con Claudio Guerra (Idea Comune). Sfida a due anche a Calvi dell’Umbria, dove anche in questo caso si ricandida il primo cittadino uscente Guido Grillini (Tradizione e innovazione), che affronterà Alfio Nesta di Progetto Calvi. A Ferentillo ci riprova Enrico Antonio Duilio Riffelli (Armonia Solidarietà Sicurezza) – eletto nel 2019, ma decaduto lo scorso febbraio dopo le dimissioni di sei consiglieri -, che sarà sfidato da Elisabetta Cascelli (Insieme per Ferentillo). Infine a Giove i candidati sindaco sono Marco Morresi, della lista Giove Bene Comune, e Maurizio Cerioni (Passione Giove).

Le disposizioni anti-Covid

«In tutte le sezioni elettorali dovranno essere rispettate le misure anti-Covid per la tutela della salute dei cittadini – ricorda il ministero dell’Interno -. Per il voto in sicurezza: uso obbligatorio della mascherina per accedere ai seggi, sia per elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare (presidenti e scrutatori dovranno sostituire i dispositivi di protezione individuale ogni 4-6 ore); divieto di assembramenti all’interno delle sezioni, previste aree di attesa all’esterno; uso del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto».

I seggi speciali per i contagiati

Stabilite particolari modalità per consentire il voto domiciliare a tutti gli elettori che, essendo a quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19, non possono recarsi ai seggi. Il compito di raccogliere il voto – in particolari condizioni di sicurezza – è affidato alle sezioni ospedaliere attraverso i seggi speciali, composte da personale appositamente formato che si reca presso le abitazioni degli elettori che ne fanno richiesta.

In otto comuni elezioni fuori dalle scuole

Sei comuni della provincia di Perugia (Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Sant’Anatolia di Narco, Spoleto, Torgiano ed Umbertide) hanno comunicato lo spostamento di sette sezioni elettorali in immobili diversi dagli edifici scolastici, per non interrompere l’attività didattica cominciata da meno di una settimana, lo stesso hanno fatto altri due in provincia di Terni (Baschi e Fabro). Sei in questo caso le sezioni interessate.

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