Parlano i sindacati – Le segreterie provinciali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, insieme alle segreterie confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil, esprimono «la massima vicinanza e sostegno alle Fonderie di Assisi a seguito dell’incendio che ha gravemente danneggiato parte dell’impianto di Santa Maria degli Angeli. Abbiamo – dichiarano i segretari Andrea Calzoni (Fim), Marco Bizzarri (Fiom) e Daniele Brizi (Uilm) – massima fiducia in una ripresa a breve delle produzioni, anche se i i danni causati dall’incendio risultano ingenti. I lavoratori che a causa del fermo degli impianti saranno obbligati a stare a casa, saranno sotto regime della cassa integrazione straordinaria che era già stata aperta, mentre dall’azienda ci hanno rassicurato circa il normale pagamento degli stipendi e delle tredicesime. Fortunatamente – sempre i segretari dei metalmeccanici – nessun lavoratore e nessuno dei vigili del fuoco intervenuti per domare le fiamme è rimasto coinvolto e ferito. Ora, fatti i debiti passaggi per capire le dinamiche dell’accaduto, si tratta di intervenire in tempi rapidi per garantire la ripresa delle normali attività produttive».
Aggiornamento venerdì 6 dicembre. Il sindaco di Assisi emette l’ordinanza – Il sindaco di Assisi Stefania Proietti, a seguito del rogo, ha emesso venerdì mattina un’ordinanza relativa agli aspetti ambientali – divieti generali e prescrizioni alle Fonderie di Assisi – della vicenda. LEGGI L’ORDINANZA (.PDF)
Comitato ambientalista all’attacco – Il comitato di Via Protomartiri Francescani di Santa Maria degli Angeli (Assisi) commenta l’accaduto attraverso una dura nota: «Non possiamo restare silenti a fronte del grave incendio divampato nella Fonderia F.A. giovedì sera. Quando i cittadini non vengono ascoltati o peggio derisi e denunciati – osserva il comitato -, nel momento in cui osano affermare che un’industria insalubre di prima classe, come una fonderia, va delocalizzata dal centro abitato, se non addirittura chiusa al ripetersi di più violazioni autorizzative, questo è quello che purtroppo accade. Si iniziano a valutare i danni ambientali, sanitari per il carico di inquinanti sprigionatisi durante il fenomeno incendiario, nonché il danno erariale per provvedimenti da anni richiesti e mai adottati, contemplati dallo stesso Testo unico ambientale e dal Testo unico sulle industrie insalubri, tanto più laddove non sia la prima volta che si verificano incendi tali da mettere in pericolo la pubblica incolumità (nel caso, ad ottobre 2018, stesso evento). Ed è quello che chiediamo – aggiunge il comitato – nel nostro scopo di pubblica utilità sociale e di tutela del bene comune: che venga fatta immediatamente un’indagine accurata sull’accaduto, che involga la procura penale ma anche contabile, e che la prefettura – ex art. 300 del T.U. ambientale – chieda subito al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di accertare e valutare gli eventuali danni ambientali conseguenti all’incendio».
Aggiornamento vigili del fuoco venerdì 6 dicembre, ore 8.15 – «Nella serata di ieri – riepilogano i vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia – intorno alle ore 20 si è sviluppato un incendio all’interno delle Fonderie di Assisi, coinvolgendo l’olio dei condensatori di media tensione. Sul posto sono intervenuti i vgili del fuoco di Assisi, con il supporto di altre squadre da Perugia, Foligno e Cavour. I mezzi impiegati nell’intervento includono due autobotti, tre autopompe serbatoio, un’autoscala e un mezzo schiumogeno. L’intervento, che ha richiesto l’impiego del funzionario di guardia, si è concluso senza feriti intorno alle ore 1.30», si chiude la nota.
Un violento incendio è divampato nella prima serata di giovedì alle ex fonderie Tacconi di Assisi, nello stabilimento di via dei Protomartiri Francescani.
Il rogo sarebbe partito da un guasto elettrico, relativo in particolare ad un trasformatore. Sul posto si sono portate più squadre dei vigili del fuoco di Assisi e di Perugia, con più mezzi, per venire a capo della situazione. Non risultano comunque persone rimaste ferite.
Il supporto alle operazioni è garantito dalle forze dell’ordine. Attivata anche Arpa Umbria per i rilievi ambientali relativi agli eventuali inquinanti che l’incendio potrebbe aver sprigionato.