Le manette sono scattate per un quarantacinquenne sudamericano, responsabile di violenza sessuale, minacce e violazione di domicilio in danno della sua compagna.
I fatti Era l’estate del 2014 quando l’uomo, cercando disperatamente un contatto con la sua ex compagna, connazionale e coetanea, sfondò la porta di ingresso della sua casa e, una volta raggiunta, la minacciò con un coltello e le usò violenza reiterando le aggressioni e tenendola segregata per molte ore di seguito.
Primo arresto L’aggressività dell’uomo non era stata neutralizzata neppure dalle misure interdittive applicate nei suoi confronti: le numerose violazioni ed inottemperanze alle prescrizioni avevano infatti costretto l’autorità giudiziaria all’applicazione della custodia cautelare in carcere.
La condanna Nel frattempo la Corte d’appello di Perugia ha condannato l’uomo a 3 anni e 5 mesi di reclusione e così gli agenti della squadra mobile lo hanno ricondotto in carcere. Alla pena detentiva inflitta si sommeranno, inoltre le pene accessorie della perdita del diritto agli alimenti e dell’esclusione dalla successione della persona offesa nonché le misure di sicurezza legate al suo particolare profilo criminale: divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, divieto di svolgere lavori che prevedano contatto con minori, obbligo di informare gli organi di PS su residenza e movimenti, nonché restrizione dei movimenti e della libera circolazione.