di L.P.
Tre operazioni, sei arresti e un bel po’ di droga sequestrata. Questo il bilancio del lavoro svolto negli ultimi giorni dalla compagnia dei carabinieri di Perugia.
Quattro in un colpo solo Tra le operazioni, c’è l’arresto in flagranza di reato di quattro tunisini, tutti trentenni, irregolari, responsabili di aver reato in concorso tra loro uno snodo di spaccio al dettaglio, di eroina e cocaina, nella frazione di Ponte Rio. L’indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Perugia-Fortebraccio, ha avuto origine grazie a diverse segnalazioni pervenute da alcuni residenti a Ponte Rio, alle pendici dell’acropoli perugina; segnalazioni che indicavano sospetti ‘movimenti’ soprattutto nelle ore pomeridiane e serali. Dopo una serie di appostamenti, i militari hanno operato un blitz nel covo dei pusher: i quattro sono stati bloccati con diverse dosi di cocaina, circa 3 mila euro in contanti e i telefonini utilizati per tenere i contatti con i clienti. Tutti e quattro sono in carcere.
Donna pusher In manette è finita poi una donna spacciatrice di Gualdo Tadino che, dopo essere stata pedinata a Perugia, è stata bloccata in via Centova mentre si trovava ferma in un parcheggio, accanto ad un’altra autovettura con un uomo a bordo. Dalla perquisizione del veicolo è spuntato un astuccio in pelle contenente due involucri di hashish, diverse pasticche di ecstasy, due bustine di cocaina, una bustina di marijuana più 440 euro in contanti. A casa della donna, invece, sono stati trovati otto involucri contenenti di cocaina, 4 buste di marijuana e 3 ovuli termosaldati di hashish, oltre a materiale per il confezionamento della droga e a strumenti per la pesatura. La donna avrebbe potuto ricavare dalla droga 124 dosi di marijuana, 585 dosi di hashish e 13 di cocaina. Immediato l’arresto e anche per lei ingresso a Capanne.
L’eroina Nella notte tra sabato e domenica, infine, un cittadino nigeriano di 36 anni è stato bloccato – nella zona di via della Pallotta – con 138 grammi di eroina e 10 di cocaina, un bilanci di precisione, banconote e telefoni cellulari: con la droga sequestrata si sarebbero potute confezionare 1664 dosi di eroina – durante l’azione dei carabinieri ha gettato via una bustina contenente più di un etto della sostanza stupefacente – di altissimo principio attivo e 27 di cocaina. Anche lui in carcere.
Droga e overdosi I militari hanno spiegato che «la qualità della droga era altissima e che il rischio è nel taglio: una fase delicata perché farlo male vuol dire mandare persone in overdose, senza creare allarmismi. Ma l’attività di spaccio c’è: le morti per overdose sono scese, ma negli ultimi due mesi sono riprese e non è semplice fare arresti in flagranza nel fine settimana. Se piccoli soggetti hanno tale disponibilità di stupefacente c’è da pensare che la quantità in giro sia tanta».
Provvedimenti sono stati presi anche nei confronti – cinque solo nel caso dei quattro tunisini – degli assuntori segnalati: per loro c’è l’obbligo di frequenza al Sert (Servizi per le Tossicodipendenze).
