di S.F.
Rosina e De Luca, due dei brevilinei più temuti della categoria. Dribbling, assist, velocità: una delle idee di Nicola era quella di mettere in crisi le fasce della Ternana attraverso i loro spunti. Niente di più sbagliato e anzi, a vivere un pomeriggio da incubo sono stati a sorpresa i difensori laterali dei ‘Galletti’: a far alzare bandiera bianca all’undici pugliese le meraviglie di Federico Furlan, Niccolò Belloni e César Falletti. La giornata dei ‘piccoli’ rossoverdi che hanno travolto il Bari.
Il ‘paradosso’ Tre reti in un match, l’ultima volta nell’aprile 2014 a Modena. Proprio nell’incontro dove la Ternana non aveva a disposizione il suo miglior giocatore, Fabio Ceravolo: tanti problemi, annullati dalla prova qualitativa e atletica – costante – dei due esterni offensivi delle ‘Fere’. Furlan ormai è la sicurezza della squadra, puntualmente tra i migliori in campo e più efficaci sia nelle scelte di gioco che nelle attuazioni tecniche. Chiedere a Sabelli e Del Grosso, disarmati e senza possibilità di repliche davanti alle scorribande dei due rossoverdi. E ad affondare definitivamente la difesa di Nicola ci ha pensato poi l’infortunio di Paolo Grossi: dentro un altro brevilineo, Falletti, e per i ‘Galletti’ la confusione è diventata totale. Non aiutati di certo dalla voragine creatasi a più riprese tra retroguardia e centrocampo, che ha permesso alle ‘Fere’ di trovare spazi sulla trequarti – e sulle corsie esterne – con rapidità grazie alle verticalizzazioni immediate del centrocampo. Due, tre tocchi e via in contropiede.
TERNANA-BARI 3-0 ‘VISTA’ DA ALBERTO MIRIMAO, LA FOTOGALLERY
Cabezazo uruguaiano Non solo ‘piccoli’ tuttavia. Perché il Bari ha patito nuovamente uno stacco aereo di Felipe Avenatti, ancora in gol di testa contro i pugliesi dopo la rete della vittoria al ‘San Nicola’ nello scorso campionato. Il gioco è semplice, più ci si avvicina alla porta e più ci sono probabilità di creare pericoli. L’uruguaiano in tal senso ha fatto dei passi in avanti rispetto alle mediocri performance offerte di recente ed il risultato, coadiuvato dagli esterni in giornata di grazia, non ha tardato ad arrivare. Proprio nel momento giusto: Falletti ha già ‘bucato’ la rete del Perugia, chissà che sabato non sia il turno del numero venti rossoverde.
Ripiegamento e pressing Avanti ed indietro, allo stesso tempo e con il giusto mantenimento delle linee. Un 4-2-3-1 che calza sempre meglio all’undici di Breda: in fase offensiva velocità, tagli di gioco ed inserimenti, in ripiegamento – passaggio al 4-4-1-1 – egregio il lavoro in copertura di Furlan e Belloni. Aiutati in caso di necessità da Busellato e Coppola, entrambi alla miglior partita da ‘Fere’ finora: straordinaria in particolar modo la resistenza fisica del mediano di Bassano del Grappa, in pressing alto sui portatori di palla biancorossi anche nella fase conclusiva del match. Ottimo Breda nel non cullare e mettere in atto l’idea di lasciar a riposo l’ex Catania in vista del ‘Derby dell’Umbria’. I punti servivano subito e l’esperienza – e anche le geometrie in questo caso – sono stati essenziali nello sviluppo della vittoria.
In ascesa anche il capitano Luigi Vitale e Damiano Zanon. Per il primo fase offensiva in secondo piano, ma diagonali di copertura precise e concentrazione mai venuta a mancare durante l’intero arco dell’incontro; l’ex Frosinone invece, messo alle spalle un avvio di match approssimativo, si è risollevato collezionando l’assist – mancava per il giocatore abruzzese dal giugno 2014, playoff a Crotone – d’esordio in maglia rossoverde e una crescente sicurezza difensiva.
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Lavoro di gruppo Un’uscita palla al piede con appoggio in mediana intercettato e poco altro. Alberto Masi ha giocato una partita oltre la sufficienza dopo le recenti apparizioni con qualche sbavatura di troppo: «Non solo la retroguardia, ma proprio la fase difensiva – elogia il ligure la prestazione di gruppo – è stata molto importante, perché nel primo tempo abbiamo schiacciato il Bari senza rischiare nulla a parte l’ultimo minuto, mentre nella ripresa ci siamo un po’ abbassati senza correre grandi rischi, fatta eccezione per due tiri da fuori. Una bella vittoria che dà morale in vista del derby».
In miglioramento Il diretto rivale, Riccardo Maniero, è stato annullato senza nemmeno molta fatica: «Una bella lotta con lui. Credo che i quattro giocatori della difesa – aggiunge Masi – abbiano fatto un buon match, chiudendo ogni spazio senza concedere granché. Dobbiamo proseguire su questa strada: personalmente sto arrivando al 100%, non era facile dopo quell’infortunio riprendere bene».
Enorme passo in avanti Di pari passo bene anche Alejandro González: «Ad ogni partita il gruppo diventa sempre più squadra – il pensiero del giocatore di Montevideo – e contro il Bari abbiamo fatto un passo in avanti enorme come atteggiamento e condizione tattica. Già c’era stato a La Spezia, ma in quel caso era mancato il risultato: i punti questa volta sono arrivati e siamo felici».
Gioia ‘celeste’ Buono l’apporto difensivo, decisivo quello arrivato dall’altro lato del campo. Una giornata di sole soddisfazioni per il gruppo uruguaiano: «Sono contento per Falletti ed Avenatti. Felipe soprattutto: gli attaccanti devono – sottolinea González – segnare e abbiamo molto bisogno di lui, è importante per la Ternana che abbia segnato. Siamo più forti così».
Derby, nessuna paura «Non avevo mai giocato in serie B. Quello che vedo è che tutti possono vincere e perdere con le altre squadre, c’è molto equilibrio: noi le battaglie – cita Cagliari e Spezia l’uruguaiano – le abbiamo sempre affrontate ed oggi è andata bene». Sudamericano, di Montevideo. Una delle città con più club calcistici – dodici su sedici totali nel torneo apertura in corso – del mondo in una massima serie. E soprattutto con diversi ‘clásicos’ uruguaiani (Peñarol-Nacional) alle spalle: di certo ad Alejandro González la pressione del ‘Derby dell’Umbria’ non spaventa. «Ho giocato tanti derby, ovunque è la partita di maggior rilievo per i tifosi: si avverte anche in strada, ma per quel che ci riguarda è un incontro in più. E dobbiamo vincere – conclude – non perché è il Perugia, ma per risalire la classifica. Ci servono punti».
La ‘prima’ di Belloni Un gol, casuale, lo aveva già realizzato ai danni del Novara. Tutt’altro che accidentale invece l’inserimento in area e lo stacco aereo sul cross di Furlan: «Grande soddisfazione, di testa è il primo gol che faccio. La partita poi si è messa in discesa: se la palla non fosse stata così perfetta – ricorda sull’assist servitogli – magari non avrei segnato, la maggior parte del merito è di Furlan. Con lui mi trovo molto bene, dentro e fuori dal campo. Vogliamo arrivare alla sfida con il Perugia al massimo del morale e lavoreremo duro in settimana».
Rientro applaudito E nel finale gioia personale anche per Salif Dianda. Con punteggio ormai acquisito e Busellato in difficoltà fisica, Breda ha permesso al burkinabé di debuttare in campionato: l’ultima presenza risaliva alla sconfitta di Catania dello scorso aprile, poi due apparizioni in ‘Tim Cup’ e nulla più. Fino a sabato: un altro motivo di festa rossoverde in una giornata memorabile.
