Terni, Montessori: l’asilo della discordia

Una classe andrà alla Benedetto Brin che già ospita l’asilo sperimentale ‘Aula verde’

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di Francesca Torricelli

Le polemiche intorno alla scuola Montessori non si placano. L’assessore alla scuola Carla Riccardi, per gestire l’urgenza dei tanti nuovi iscritti per l’anno 2015-2016, ha proposto di collocare una classe – circa 30 bambini – della scuola Montessori nella sede della Benedetto Brin. La scuola, dallo scorso settembre ospita anche gli alunni dell’asilo sperimentale ‘Aula verde’ e oggi sono proprio i loro genitori ad alzare la voce.

La sede «Dopo anni senza una sede fissa – dice Sabrina Salustri, rappresentante dei genitori – non ci sembrava vero che i bambini della classe ‘Aula verde’ avessero trovato il giusto spazio nella Benedetto Brin». Qualche giorno fa, però, la doccia fredda: «Siamo venuti a conoscenza della proposta dell’assessore Riccardi e siamo rimasti stupiti. L’assessore non ha tenuto conto di un grande problema logistico».

Le classi Attualmente un’ala della Benedetto Brin «ospita la classe ‘Aula verde’ con 30 bambini e un laboratorio a disposizione di scuole esterne, che ogni giorno accoglie circa 30 alunni», spiega la rappresentante dei genitori. «Capisce bene che accoglierne altri 30, con orari di ingresso e uscita diversi, diventerebbe un problema prima di tutto per il personale ausiliario».

I problemi Per non parlare poi, sottolinea Sabrina Salustri, «di tutta una serie di problemi che già l’istituto ha. A partire dai bagni che sono pochi e mal funzionanti, l’impianto elettrico che se sovraccaricato salta e, infine, la mensa. Non ne esiste, al momento, una interna: il cibo viene consegnato da cooperative esterne e gli spazi per far mangiare i bambini sono ridotti. Con l’aumento degli alunni si dovrebbero fare dei turni, costringendo quelli del secondo a mangiare molto tardi pasti ormai freddi».

«È eccessivo» Ospitare i bambini della scuola Montessori «secondo noi non è produttivo per nessuno. I problemi logistici non crediamo si possano risolvere entro il prossimo settembre e andranno sicuramente ad incidere anche sulle attività che svolgono i bambini. Abbiamo scelto questa scuola proprio perché incentrata sull’educazione verso l’ambiente, al riciclo e all’ecologia. Fare i turni per andare in un bagno che non funziona o per mangiare, ci sembra veramente eccessivo».

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