Terni, ‘Regoliamoci’: calcio e prevenzione

Tappa umbra del progetto della Lega B con Federbet e Istituto di credito sportivo: lotta alla frode sportiva. «Proteggere il sistema»

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di S.F.

Parlare con i calciatori e avvertirli dei pericoli – calcistici e penali, soprattutto – causati dal match-fixing. In un percorso di conoscenza e formazione per combattere la frode sportiva e promuovere il gioco pulito: è ‘Regoliamoci’, il progetto realizzato dalla Lega B grazie all’integrity partnership dell’Istituto di credito sportivo, con la collaborazione di Federbet.

Gianluigi Pocchi Farina Bolis match fixingA Terni Di questo hanno parlato in un hotel cittadino l’ex calciatore del Gubbio e attuale collaboratore Figc e Lnpb su temi di natura etica Simone Farina, il segretario generale Federbet Francesco Baranca, il coordinatore marketing dell’Istituto di credito sportivo Alessandro Bolis e il responsabile della piattaforma responsabilità sociale Lega B Gianluigi Pocchi. A rappresentare la Ternana la responsabile marketing Agnese Passoni e l’addetto stampa Lorenzo Modestino. Il progetto è giunto al quarto anno, con la novità nell’ultimo biennio legata all’adesione al protocollo Uefa e Sport Radar.

GUARDA L’INTERVISTA A SIMONE FARINA

Difendere la credibilità Alessandro Bolis ha voluto sottolineare come la frode sportiva consenta un «erosione del valore economico del sistema; per colpa del match-fixing sponsor e spettatori fuggono dal calcio e come banco pubblico abbiamo il dovere di difendere la credibilità del sistema. Con questo progetto cerchiamo di ridare al calcio i suoi aspetti positivi».

Francesco Baranca

Francesco Baranca

Alibi finiti Federbet è l’agenzia europea specializzata nel contrasto alla pratica del match-fixing, con sede a Bruxelles. Il segretario generale Baranca ha spiegato che il volume d’affari per weekend «è di circa 80 miliardi di euro; ormai gli alibi per i calciatori non ci sono più e sanno bene che rischiano tantissimo, anche a livello penale. I controlli sono severissimi e la prevenzione è l’unico modo per combattere il fenomeno». Dal 2011, ha proseguito Baranca, «c’è stato un notevole cambiamento su sensibilità e conoscenza della problematica». Nella stagione 2015-2016, in serie B, nessun caso anomalo di scommesse.

Ternana come il Barcellona Non sul piano tecnico, ovvio. Ma sulla battaglia contro la frode sportiva sì: «La Lega B e quella spagnola hanno attuato dei protocolli rigidissimi, sono le prime in Europa ad averlo fatto. La Ternana ha lo stesso di Barcellona e Real Madrid. I giocatori devono percepire bene il messaggio, non si può ignorare».

Simone Farina

Simone Farina

Risposta positiva Simone Farina denuncio nel 2011 il tentativo di combine – rifiutò soldi – della gara Cesena-Gubbio. E, una volta terminata l’attività di calciatore, il 33enne romano è stato ‘acquistato’ dalla Figc e dall’Aston Villa per aiutare i calciatori, più o meno giovani, a comprendere la problematica del match-fixing, e respingerla: «Stanno rispondendo bene, ho notato una grande partecipazione. La Lega B ha lavorato molto bene, ma ovviamente bisogna restare sempre molto vigili: solo con la prevenzione e l’educazione si può combattere».

Protezione Sulla denuncia del 2011 Farina ha spiegato che «ho fatto la scelta giusta, perché in quel modo ho protetto la mia passione, il mio lavoro e la mia professionalità. Gli inglesi ci tengono molto all’integrità e ci lavorano molto fin da giovanissimi: si deve iniziare dalle scuole, poi sono i più piccoli che alimenteranno stadio e pubblico».

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