Un altro capitolo si va ad aggiungere alla tribolata e quarantennale storia del ‘Tulipano’, uno dei simboli più avvilenti di Terni. Al pignoramento del complesso – grattacielo e superfici commerciali ‘vuote’ per un totale di nove porzioni – da parte della tedesca Aareal Bank AG nei confronti della Immobiliare Sirio Srl proprietaria della struttura – in ragione di un debito superiore ai dieci milioni di euro -, si aggiunge ora quello della gru che sorge a fianco della ‘torre’. Stessi ‘attori protagonisti’ ad eccezione della custodia affidata in questo caso all’Istituto vendite giudiziarie.
L’udienza Il dato è emerso nell’udienza che si è tenuta giovedì mattina di fronte al giudice del tribunale di Terni, Natalia Giubilei. In quella sede, alla presenza del custode giudiziario e del legale della società creditrice – assente invece la debitrice – è stata tracciata la strada che potrebbe portare, da qui a qualche mese, alla vendita della storica struttura, mai completata.
In sicurezza A fronte di un cantiere ormai fermo da tempo, la decisione del tribunale è stata quella di procedere alla messa in sicurezza del sito, anche e soprattutto per evitare ‘intrusioni’, attraverso la perimetrazione e l’installazione di appositi cancelli. Il passo successivo dovrebbe interessare la gru, montata nel 2008 e che può contare su un’omologazione valida per almeno altri quindici anni. In questo caso, sempre per attuare verifiche strutturali accurate ma anche nell’ottica di una futura vendita, il bene potrebbe essere completamente smontato e rimontato.
Ponteggi di valore Un’altra incognita è rappresentata dai ponteggi presenti sul grattacielo: finora sono stati ‘risparmiati’ dal pignoramento perché non si sa bene di chi sia la proprietà. In questo senso un accertamento verrà effettuato nei prossimi giorni ma è già possibile ipotizzare un valore, per quel che riguarda l’impalcatura, decisamente consistente. Anche in questo caso la messa in sicurezza, per evitare qualsiasi possibile pericolo, sembra una strada logica e adeguata rispetto ad un cantiere completamente in stallo.
Vendita all’orizzonte La prossima udienza è stata fissata a fine novembre e in quell’occasione, oltre ad avere a disposizione una stima definitiva di tutti i beni pignorati, si potrebbe iniziare a parlare di ‘vendita’. Passaggio probabilmente necessario per mantenere accesa la speranza di vedere, un giorno, completato ciò che da sempre è stato ‘incompletabile’ per tutti quelli che si sono succeduti alla proprietà.