‘Amore è libertà’ al Metelli di Terni: la creatività vince sulla violenza di genere

Appuntamento sabato 26 novembre con il progetto realizzato per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

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Sabato 26 novembre, alle ore 9 presso l’auditorium del liceo artistico ‘Metelli’ di Terni, si terrà la 6° edizione del progetto – ideato dall’indirizzo design dei metalli e dell’oreficeria dell’istituto, in collaborazione con l’associazione Noità Aps e il Comune di Terni – denominato ‘Mani creative contro la violenza sulle donne: amore è libertà’. Dopo i saluti istituzionali, verrà inaugurata la mostra ‘Amore è libertà’ con opere, gioielli e sculture realizzati dagli studenti del liceo artistico. Alle ore 10, in auditorium, andrà in scena ‘Panchina rossa’, performace su storie di violenza a cura dell’impresa sociale San Martino. Nel corso della mattinata seguiranno gli interventi della dirigente scolastica Robera Bambini, di Sandro Corsi (presidente Coop Actl), Alessandra Pernazza (presidente Noità Aps), Laura Pelle (responsabile del sistema servizi integrati – violenza di genere di Terni), Shahla Khoub (donna iraniana che porterà la sua testimonianza) e Maurizio Bechi Gabrielli (psicologo). Seguirà, alle ore 12.30, la sfilata di gioielli ideati e realizzati dagli studenti delle classi 3°D e 5°D dell’indirizzo di Design metalli ed oreficeria, con i professori Angela Avenoso e Pasquale Verdon ed il contributo delle classi seconde coordinate dal professor Marco Diamanti.

Gli scopi del progetto

Il progetto, ideato e intrapreso fina dal 2017 dalla professoressa Avenoso, prevede un percorso di formazione relativo all’iter progettuale e laboratoriale che ha come fulcro l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di una collezione di opere sul tema del femminicidio e della violenza di genere. «Non è questione di emergenza, che pure purtroppo esiste – riporta una nota dell’istituto ‘Metelli’ -, quanto di cammino educativo, cultura. Scardinare stereotipi di genere alla base del fenomeno della violenza e far prevalere la cultura del rispetto e del reciproco riconoscimento tra uomini e donne è un lavoro di associazioni, educatori, centri antiviolenza, di madri, di padri, tutti insieme per le donne e gli uomini del domani. È il percorso più importante da fare, perché è in ballo per le nuove generazioni la costruzione di un nuovo modo di relazionarsi tra uomini e donne. Educare contro la violenza di genere è anche la missione della nostra scuola, che fin dal 2016/2017 ha attivato questo progetto all’interno dell’indirizzo di design dei metalli e dell’oreficeria».

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