di Fra.Tor.
La presentazione del libro del paleontologo Enrico Squazzini, ‘La lunga storia del fiume Nera – Cronaca di una scoperta scientifica’, presentato mercoledì mattina nella sala del consiglio della Provincia di Terni, è stata l’occasione per illustrare l’evoluzione del progetto ‘Accordo quadro Valnerina’.
«Un nuovo studio scientifico diviene la ‘macchina del tempo’ che ci consente di scoprire nuovi dettagli sull’antica storia del nostro territorio», ha spiegato il paleontologo. «La geografia del settore meridionale dell’Umbria è stata modellata negli ultimi 2 milioni di anni dalle forze geologiche responsabili dell’evoluzione dell’Appennino centrale. I corsi d’acqua, condizionati dallo sviluppo di depressioni alla base dei rilievi montuosi, hanno modificato più volte i loro percorsi plasmando la morfologia del paesaggio. Il fiume Nera, cambiando percorso almeno quattro volte, ha solcato inizialmente la valle di Rieti e, successivamente, la depressione di Terni che iniziava a formarsi alla base dei Monti Martani. Nel tempo questi due bacini hanno intrecciato le loro storie attraverso lo sviluppo, lungo l’alveo del Velino, di un fenomeno naturale straordinario e meraviglioso: l’ambiente della Cascata delle Marmore».
VIDEOINTERVISTA AD ENRICO SQUAZZINI
All’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Terni con il presidente Francesco Maria Ferranti, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia e una rappresentanza degli studenti dell’istituto comprensivo ‘Fanciulli’ di Arrone che hanno preso parte al progetto ‘Accordo quadro Valnerina’. «Studiare le origini del Nera e del nostro territorio significa riappropriarci delle radici storiche dei luoghi in cui viviamo – hanno sottolineato Ferranti e Di Gioia – ma significa anche comprendere ancora meglio le grandi potenzialità dell’area della Cascata delle Marmore e di Piediluco che insieme al vicino Reatino costituiscono un attrattore di grande fascino e qualità sul quale va ulteriormente investito».
Un territorio – è stato aggiunto – se promosso in modo adeguato può crescere non solo dal punto di vista di immagine, ma anche dal punto di vista economico e un territorio che cresce e si sviluppa diventa attrattivo. Il progetto ‘Accordo quadro Valnerina’ ha previsto di collocare anche nella scuola di Arrone uno spazio per il Cpia -Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, permettendo così a cittadini stranieri che vogliono investire sul territorio di avere una struttura che gli consenti di integrarsi, studiare la lingua, avere attività per i propri figli, migliorando così l’integrazione».