Maxi impianto agrivoltaico di MontecastrillREi, è ancora botta e risposta. Tutto per vie formali: il primo ad attaccare è stato il presidente della Provincia di Terni Stefano Bandecchi, ora – sempre a livello istituzionale – è l’assessore all’ambiente della Regione Thomas De Luca ad esporsi.
BANDECCHI IN TACKLE SULLA REGIONE PER L’IMPIANTO DI MONTECASTRILLI
L’esponente M5S dell’esecutivo Proietti inizia da un fatto: «Contrariamente a quanto affermato, risulta assolutamente non corrispondente al vero che la Regione abbia rilasciato l’autorizzazione ‘saltando quei passaggi tradizionali di confronto con gli enti locali’. Si precisa che tutti gli enti, a partire dai comuni interessati, sono stati correttamente coinvolti nel procedimento. Ancora più rilevante, la stessa Provincia di Terni ha espresso parere favorevole all’impianto. Tale parere, contenente esclusivamente prescrizioni di mitigazione dell’intervisibilità del progetto nel rispetto del Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale (Ptcp), è stato inviato tramite nota Pec con protocollo 0209736 del 18 settembre 2024 ed è agli atti».
IL VIA LIBERA FIRMATO DAL DIRIGENTE REGIONALE MONSIGNORI

De Luca inoltre sottolinea come «l’iter autorizzativo ha previsto lo svolgimento di ben quattro sedute della conferenza dei servizi. La Provincia di Terni è stata sempre invitata a tutte queste sedute, ma i suoi rappresentanti non hanno mai partecipato, né tecnici né politici. La partecipazione e il coinvolgimento degli enti locali previsti dalla legge non sono stati quindi in alcun modo saltati. La giunta regionale ritiene che l’attuale situazione critica derivi in gran parte da una pregressa mancanza di visione e azione politica, inclusa la mancata definizione, da parte del precedente governo regionale, delle aree idonee e non idonee all’installazione di questa tipologia di impianti. L’attuale giunta si è invece immediatamente attivata per definire tali aree e riavviare l’iter del Piano paesaggistico regionale, coinvolgendo attivamente Comuni e attori del territorio». Si arriva al dunque.
Alla luce di tutto ciò, De Luca puntualizza che «revocare un’autorizzazione ottenuta in queste condizioni sia oggi assolutamente illegittimo. La Regione accoglie con favore la richiesta di un tavolo di rivalutazione ed è pronta a confrontarsi con la Provincia e i Comuni interessati, sia per la specifica questione sollevata sia, soprattutto, per condividere e arricchire il percorso intrapreso per la definizione della nuova legge regionale sulle aree idonee e non idonee. L’obiettivo è stabilire regole chiare per la localizzazione degli impianti e promuovere uno sviluppo energetico realmente compatibile con le vocazioni del territorio umbro». Vedremo gli sviluppi.