di Fra.Tor.
«In Umbria le donne lavorano meno, guadagnano meno e continuano a sostenere da sole il peso del lavoro di cura». A ricordarlo, numeri alla mano, è stato l’incontro ‘Lavoro ed equilibrio di genere in Umbria’, organizzato dalla Casa delle Donne di Terni, giovedì pomeriggio, nella sede di via Aminale. «Un momento di approfondimento pubblico, capace di mettere in dialogo dati, riflessioni ed esperienze su un tema che tocca la vita di molte donne, e quindi dell’intera società: il rapporto tra lavoro, genere e giustizia sociale».
«Una fotografia impietosa – è stato detto – quella scattata a partire dagli ultimi rapporti dell’Agenzia Umbria Ricerche, da cui emergono dati che mettono in evidenza disuguaglianze profonde e strutturali: solo il 63,3% delle donne umbre tra i 20 e i 64 anni è occupato, a fronte dell’80,5% degli uomini; la mancata partecipazione femminile al lavoro è quasi doppia rispetto a quella maschile (13,6% contro 6,9%); il 32% delle donne in età attiva è inattiva, spesso per mancanza di opportunità; su 100 donne occupate senza figli, solo 87 hanno figli piccoli, il dato rivela un sistema che non sostiene la maternità; più del 60% del lavoro domestico continua a ricadere sulle donne; le donne studiano di più e meglio, ma rimangono penalizzate nell’accesso al lavoro, nella carriera e nelle retribuzioni; nel 2022, in Umbria, si sono registrate 900 dimissioni nei primi tre anni di vita dei figli, in larga parte da parte di madri».
Numeri che parlano chiaro e che sono stati al centro di un pomeriggio di riflessione partecipata. A intervenire, esperti ed esponenti istituzionali e del mondo sindacale, tra cui: Rosita Garzi (Consigliera di Parità della Regione Umbria); Vittorina Sbaraglini (Consigliera di Parità della Provincia di Terni); Marco Damiani (amministratore unico Agenzia Umbria Ricerche); Enza Galluzzo (esperta di politiche di genere); Barbara Silvestrini (Coordinamento Donne Cgil); Francesco De Rebotti (assessore regionale). A coordinare l’incontro Carla Arconte della Casa delle Donne, con i saluti iniziali affidati alla presidente di Terni Donne Aps, Paola Gigante.
VIDEO – MARCO DAMIANI, AMMINISTRATORE UNICO AGENZIA UMBRIA RICERCHE
«La simmetria di genere – ha spiegato Marco Damiani, amministratore unico Agenzia Umbria Ricerche – è una ricerca, insieme ad altre, che vengono svolte in collaborazione tra Aur e consigliere di parità in cui si leggono i processi di trasformazione. Oggi si legge ancora una disparità, abbastanza forte, che va a svantaggio delle donne, rispetto alle disuguaglianze economiche e alla disparità di accesso al mondo del lavoro. I dati significativi sono relativi alla disoccupazione, alla sovraesposizione dell’istruzione per cercare di conseguire, da parte delle donne, una parità di accesso ai luoghi di lavoro e alle difficoltà che hanno rispetto ai colleghi di sesso maschile »
Un appuntamento pensato per guardare in faccia la realtà e costruire risposte collettive e sistemiche a un problema che attraversa tutti gli ambiti della vita sociale. «Senza giustizia nel lavoro, non c’è giustizia sociale» è stato il messaggio forte e condiviso da tutte le voci presenti.