Un gesto di straordinaria prontezza e coraggio, quello compiuto dalla professoressa Edda Muffi, insegnante presso l’Istituto comprensivo Perugia 4, che nei giorni scorsi ha salvato un bambino dal soffocamento durante la merenda. Venerdì pomeriggio, a palazzo dei Priori, il sindaco Vittoria Ferdinandi ha voluto ringraziarla pubblicamente, consegnandole una pergamena celebrativa a nome dell’intera amministrazione comunale. Alla cerimonia hanno preso parte anche il consigliere comunale Margherita Scoccia, che per prima aveva diffuso la notizia, e alcune colleghe della docente.
«La stima e il sentito riconoscimento del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale a Edda Muffi per il generoso slancio e il determinante apporto personale al soccorso di uno studente in pericolo di vita – recita la pergamena – testimonianza ed esempio di alto senso civico, di prontezza e coraggio». Il sindaco Ferdinandi ha sottolineato l’importanza di valorizzare episodi come questo: «Sono esempi tangibili di cittadinanza attiva, umanità e spirito di servizio. È stato un gesto che ha salvato una vita, ma anche un messaggio potente per tutta la comunità educativa». Nel suo intervento, il sindaco ha aggiunto: «Noi ci tenevamo tantissimo ad incontrarla e ringraziarla per il coraggio dimostrato, che esprime in modo profondo il significato del suo ruolo. In un tempo in cui si tende spesso a pensare a sé stessi, lei ha scelto di agire per l’altro, assumendosi una responsabilità enorme».
Anche il consigliere comunale Scoccia ha voluto ribadire l’importanza della formazione al primo soccorso: «È essenziale che la comunità intera comprenda che ciascuno di noi può essere un potenziale salvatore. Investire nella preparazione degli insegnanti è sempre stato un nostro obiettivo e oggi vediamo quanto sia stato importante. Ho seguito da vicino questa vicenda e sono fiera che il Comune abbia accolto la mia proposta di premiare la maestra, alla quale ho detto grazie, ufficialmente e con il cuore. Il suo atto di eroismo silenzioso sottolinea quanto sia importante investire nella formazione di chi lavora ogni giorno a contatto con i nostri bambini. Il mio grazie va anche a tutti gli insegnanti che ogni giorno vegliano sui nostri figli con cura e responsabilità ».
Profondamente commossa, la professoressa Muffi ha raccontato di aver saputo agire grazie a un recente corso di primo soccorso tenuto nella scuola: «In quel momento ho solo pensato al bambino. Sono riuscita a mantenere la calma e a mettere in pratica ciò che avevamo appreso. Quei momenti sono stati decisivi». Con 34 anni di insegnamento alle spalle, la docente ha sottolineato quanto sia cruciale diffondere la cultura della prevenzione e della prontezza: «Un’emergenza può capitare ovunque. È fondamentale che la formazione al primo soccorso sia alla portata di tutti». Un esempio che ha salvato una vita e, allo stesso tempo, educato una comunità intera.