di A.V.
Anche quest’anno è tempo di Carnevale e delle tipiche maschere ad Avigliano Umbro. Un programma ricco di eventi è quello che venerdì mattina è stato presentato nella sala Consiliare della Provincia di Terni. Le manifestazioni inizieranno il 12 febbraio e andranno avanti fino al 28. A presentare l’iniziativa, quest’anno in ricordo di Oliviero Piacenti, fotografo e artista che aveva come obiettivo quello di fare conoscere le maschere umbre della Commedia dell’arte, il sindaco Luciano Conti, la direttrice artistica Paola Contili, l’architetto Rosella Amato, il presidente del Laboratorio del paesaggio Paola Venturi, l’ambasciatore delle maschere umbre Antonio Spadini e Mirko Venturi, della Pro Loco.
Oliviero Piacenti Scomparso il 12 novembre, tutti gli hanno rivolto i loro omaggi ringraziandolo per quello che ha fatto per Avigliano. L’ultima della sue fatiche era rivolta al Carnevale che con le sue maschere doveva divenire un’occasione per divertirsi, ma anche per portare un nuovo di turismo in paese. «Quello che possiamo e dobbiamo fare – dice Contili, sua compagna artistica – è portare avanti il suo progetto, la sua missione. Lui voleva far riscoprire la tradizione italiana e proprio per questo abbiamo scelto di far mettere in musica una delle tipiche canzoni carnascialesche, ‘Il trionfo di Bacco e Arianna’ di Lorenzo de’ Medici».
La memoria Un ricordo speciale quello che Amato ha voluto dedicare a Oliviero. «Parlerò della memoria», dice. «La memoria di Oliviero Piacenti è quella del fare sempre. Questo è quello che ci ha lasciato, questa è la sua eredità . E questo è quello che va fatto, quello che va trasmesso agli altri. E sono felicissima che il messaggio sia passato perché tutta la comunità ha partecipato e si è stretta intorno a questo progetto. Questa è la memoria del fare: ieri, oggi e domani». Un momento che è servito sì a ricordare l’amico scomparso, ma anche a far capire quanto sia importante questa festa per il borgo.
LE MASCHERE PER RISCOPRIRE I VALORI – VIDEO
Le maschere Il perno della manifestazione sono le maschere della Commedia dell’arte che sono nate nel 2015. Nella loro semplicità rappresentano quella parte dell’Umbria che va dall’alta Valle del Tevere alla Conca ternana. Un territorio ricco di eccellenze, di storie e preistorie, di comunità coese e di prodotti genuini, un luogo dove vige il motto benedettino ‘ora et labora’. E questi sono gli elementi umbri che le maschere vogliono rappresentare. Chicchirichella, Nasoacciaccato, Rosalinda e Nasotorto sono i personaggi di Avigliano. «Le nostre maschere in due anni hanno conquistato l’Umbria e non solo», dice Contili. «Sono state a Expo 2016 a Milano – aggiunge fiero Spadini -, hanno partecipato al raduno nazionale delle maschere italiane il 14 e 15 maggio a Parma e per il successo che hanno riscosso sono state gemellate con le piemotesi Buscaja e Bella Antilia e siamo in contatto con Putignano, uno dei luoghi più famosi per il Carnevale, per un futuro gemellaggio».
Eventi La festa inizia sabato 11 febbraio con il gran cenone in maschera a Sismano. Domenica 12 la cerimonia d’apertura ufficiale con l’incoronazione del re o della regina 2017 eletto tramite Facebook. La domenica successiva, 19 febbraio, ‘Maschere in fiore’, con la partecipazione degli infioratori di San Gemini che con i petali rappresenteranno le maschere e due speciali rosoni. Intanto nel centro storico ‘Vivi il borgo anni ’50’ e per i bambini ‘Vivi le fiabe’ in piazza del teatro. Il 24, il 25 e il 26 al Teatro Comunale sarà sulla scena ‘L’Osteria di Peppa’ in cui le maschere umbre, insieme a Balanzone e Pulcinella, diventano protagoniste della commedia di Goldoni. Immancabile la battaglia dei rioni, il 26 pomeriggio, che terminerà con il gran ballo in maschera, sulle note del minuetto. La festa si concluderà il 28 febbraio. Verrà portato in giro per il paese ‘Pippinaccio’, il diavoletto tentatore del Carnevale che dopo una pubblica accusa e un processo del Gran consiglio carnascialesco verrà dato alle fiamme, tra grigliate di carne e dolci. E per chiudere definitivamente il periodo dello scherzo le maschere piemontesi Bascaja e Bella Antilia.
Il paesaggio Venturi ha voluto ricordare l’importanza del paesaggio: «L’obiettivo è anche quello di avvicinare le persone al paesaggio. Oliviero lo inseriva sempre nelle manifestazioni e anche nel Carnevale è un elemento fondamentale, infatti le maschere sono anche un modo per fare conoscere le nostre terre in tutta Italia. E proprio perché lui aveva questa grande attenzione noi cercheremo di fare lo stesso lavorando nel suo stile per far scoprire queste bellissime colline non solo ai turisti, ma anche, e soprattutto, ai loro abitanti».
«Ridiamo» L’ultimo a prendere la parola è stato il sindaco: «Voglio cambiare tendenza. Hanno ricordato tutti Oliviero, ma io penso che lui avrebbe visto questa presentazione come un momento di festa. Portare avanti il suo lavoro vuol dire che è ancora vivo, ma non bisogna farlo vivere con il compianto ma con le risate, quindi ridiamo partecipando tutti al ‘suo’ Carnevale». Il sindaco ha spiegato poi che queste due settimane di eventi sono un modo per attrarre turisti. «Vogliamo farlo diventare chiave del turismo. L’amministrazione comunale ha messo in piedi anche altri progetti per far conoscere il Teatro Comunale e la Foresta Fossile perché il turismo non deve diminuire come ha fatto nell’ultimo anno. I nostri territori meritano di essere scoperti e noi faremo tutto il possibile per riportare Avigliano dove deve stare».