di S.F.
Salgono i compensi dei dirigenti comunali a Terni. Nei giorni scorsi palazzo Spada ha pubblicato i dati aggiornati con riferimento al 2024, compresi gli emolumenti a carico della finanza pubblica: il totale della scorsa annualità supera quota 1,2 milioni di euro, in ascesa rispetto al passato. Le motivazioni sono diverse. A svettare è, giocoforza, il direttore generale Claudio Carbone.
IL DOCUMENTO CON IL RIEPILOGO DEI DIRIGENTI (DATI PUBBLICI UFFICIALI)

Il dirigente ciociaro – al vertice della direzione ufficio unico delle entrate, della direzione generale dell’ente e anche dell’area coordinamento Suape – ha chiuso il 2024 con un emolumento complessivo per l’attività in Comune a Terni per una cifra di poco superiore ai 165 mila euro. Con una retribuzione di risultato dirigenziale da 16.796 euro ed arretrati legati al Ccnl 2019-2021 da 1.265 euro. Considerando tutti gli altri incarichi (Mef ed altri enti locali) Carbone è arrivato a toccare quota 237.741 euro. Si tratta della cifra che appare che nello schema degli emolumenti complessivi a carico della finanza pubblica.

A seguire c’è la dirigente al welfare Donatella Accardo che, nel 2024, ha messo insieme compensi complessivi per 139.236 euro, dei quali 36.013 per la retribuzione di risultato e 11.224 di arretrati Ccnl 2019-2021. Per lei balzo in avanti per quasi 15 mila euro rispetto al 2023. Subito dietro ecco la dirigente alle risorse finanziarie-governo societario e, ad interim, alle risorse umane Grazia Marcucci: 136.247 euro con 28.849 di retribuzione di risultato e 11.083 di arretrati. Anche per lei è record da quando (2020) tiene in mano il bilancio di palazzo Spada.
2024, VIA LIBERA PER GLI ARRETRATI A DIRIGENTI E SEGRETARI

Man mano tutti gli altri. Vale a dire il dirigente ad ambiente, trasporti ed energia Paolo Grigioni (135.221 con 31.252 di retribuzione di risultato), il collega ad innovazione, cultura, eventi valentiniani, grandi eventi, turismo e servizi digitali Andrea Zaccone (135.027), il dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini (134.583), il dirigente a sport, istruzione e poitiche giovanili Francesco Saverio Vista (133.951), il vertice amministrativo per la pianificazione territoriale/Suap edilizia privata Claudio Bedini (133.186, uno dei pochi con retribuzione di risultato sopra i 30 mila euro), la comandante(/dirigente della polizia Locale Gioconda Sassi (132.406) e il dirigente con 110 agli affari istituzionali-Gabinetto del sindaco Cataldo Renato Bernocco (112.555, cifra più bassa per via della retribuzione di risultato 2023 giocoforza più bassa rispetto agli altri).

A chiudere il cerchio gli ultimi con incarico fiduciario per volontà del sindaco Stefano Bandecchi: (entrambi erano ‘solo’ elevate qualificazioni in precedenza) Claudio Filena con 57.164 euro (somma complessiva degli emolumenti pubblici 2024, non ancora pubblicato il solo dato per il lavoro dirigenziale a Terni) e Federico Nannurelli che, per il periodo settembre-dicembre 2024, ha accumulato 24.344 euro. Quest’ultimo, tuttavia, considerando tutte le varie posizioni tra vari enti ha chiuso lo scorso anno con una cifra di 119.968 a carico della finanza pubblica. Pochi ‘spicci’ infine per Emanuela Barbon, in comando da tempo al Mit (provveditorato opere pubbliche del Triveneto, sede di Venezia): 5.256 euro per gli arretrati del Ccnl 2019-2021.

E il segretario generale Iole Tommasini? Per lei cifra tonda, nel 2024 ha chiuso a quota 100.336 euro con retribuzione di risultato da poco più di 3.600 euro. A stretto giro è attesa la valutazione delle performance 2024 con il nuiovo sistema approvato dall’esecutivo Bandecchi: con ogni probabilità il trend sarà diverso. Da sottolineare che le somme riportate sono ‘compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione degli incarichi dirigenziali pagati con fondi pubblici’.