Immigrazione clandestina e gli strumenti per contrastarla, i ‘buchi neri’ del sistema amministrativo e giudiziario e, infine, anche i lavori di messa in sicurezza dello stadio Liberati. Di tutto questo si è parlato nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto merooledì mattina in prefettura.
Presenti Al tavolo, presieduto dal prefetto Gianfelice Bellesini, hanno preso parte il questore Carmine Belfiore, i vertici locali delle forze di polizia, l’assessore comunale Emilio Giacchetti, il procuratore capo Cesare Martellino, il Gip del tribunale di Terni Maurizio Santoloci e il responsabile dell’ufficio anagrafe del comune di Terni, Massimo Cavadenti.
Strategie Nel corso dell’incontro sono stati valutati alcuni aspetti capaci di incidere sulle strategie di prevenzione e contrasto della criminalità diffusa, con particolare attenzione all’immigrazione clandestina. Si è, in particolare, approfondito il tema dei controlli di polizia anagrafica finalizzati a prevenire eventuali casi di residenzialità fittizia o facile, che possono rendere più difficoltosa l’azione delle forze dell’ordine.
Il prefetto «La complessità dei temi – ha spiegato il prefetto Bellesini – richiede una risposta coordinata fra tutti gli apparati dello Stato, in modo da ricondurre a coerenza le azioni di ciascuno in un quadro strategico che non deve perdere mai di vista le finalità di tutela della sicurezza dei cittadini e delle regole di convivenza. Ogni Istituzione sta facendo il massimo in questo senso e, nel riconoscimento di questo sforzo comune, la riunione ha inteso perseguire quel valore aggiunto che, partendo dalla conoscenza delle criticità, assicuri la circolarità delle valutazioni e l’armonizzazione delle procedure amministrative».
Il procuratore «Il problema dell’immigrazione – ha detto Cesare Martellino – non si può risolvere a livello locale ma presuppone necessariamente accordi con i governi dei Paesi interessati. Il nostro sistema giuridico, tuttavia, pur essendo molto garantista, ci mette a disposizione degli strumenti che vanno utilizzati meglio, soprattutto nel valutare la personalità dei soggetti coinvolti».
Il magistrato Dei cosiddetto ‘buchi neri’ che il sistema offre a chi vuole continuare a delinquere sul territorio, ha parlato il Gip Maurizio Santoloci: «Nel nostro sistema giuridico – ha spiegato – una sentenza diventa definitiva, e quindi va sul certificato penale, quando supera tutti i gradi di giudizio e i relativi ricorsi. In questo modo il giudice non vede le condanne precedenti, il criminale predatore può delinquere in modo seriale per due-tre anni e la prassi applicativa vuole che gli venga concessa, in quanto incensurato, la pena sospesa e quindi l’immediata scarcerazione».
Residenzialità ‘facili’ In particolare, il magistrato ha sollevato il problema delle cosiddette ‘residenzialità facili’: «La custodia cautelare – ha detto – poggia su tre basi: il pericolo di inquinamento probatorio, il pericolo di reiterazione del reato e quello di fuga. Per quanto concerne quest’ultimo, accade che molti comuni concedono la residenza anagrafica nel territorio anche a soggetti pluripregiudicati. In questo modo il criminale esibisce al magistrato il documento di identità che attesta la residenzialità ed elimina così il pericolo di fuga, con la conseguenza che ne può essere disposta la scarcerazione».
Stadio Liberati Con la partecipazione del presidente della Ternana Calcio, Franco Zadotti, e dei vigili del Fuoco, l’incontro di questa mattina è servito anche a fare il punto sui lavori di adeguamento dello stadio Liberati in vista dei prossimi incontri del campionato di serie B e, soprattutto, del derby Ternana-Perugia in programma per il 18 aprile. Il sopralluogo dei tecnici che dovrebbe dare il via libera all’utilizzazione della curva Ovest per la tifoseria ospite è stato fissato per il prossimo 8 aprile.
Controlli a Pasqua Nel corso della seduta, sulla base degli indirizzi formulati a livello nazionale dal ministero dell’Interno, sono state concordate le strategie e linee d’azione alle quali saranno improntati gli specifici servizi di vigilanza e prevenzione durante le festività pasquali. In quest’ottica, particolare attenzione verrà riservata alle misure a tutela della mobilità e della circolazione stradale, al sereno svolgimento delle celebrazioni religiose, alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, alla vigilanza degli obiettivi sensibili. Saranno, inoltre, rafforzati i servizi presso i musei, le città d’arte, i luoghi di soggiorno e villeggiatura e le località tradizionalmente meta di turisti, gitanti e visitatori. È inoltre operativa la vigilanza dedicata mediante personale militare agli obiettivi sensibili del territorio provinciale a rischio terrorismo.