‘Irmo Gatti (Narni, 1914 – Terni, 1982) – Omaggio a centoundici anni dalla nascita’. Questo il titolo della mostra di pittura che si terrà fino al prossimo 31 maggio presso palazzo dei Priori a Narni (DigiPass, sala ex refettorio). Patrocinata dal Comune di Narni, la mostra è visitabile – con accesso libero – tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
«Irmo Gatti – si legge nella presentazione – è nato a Narni nel 1914. Frequenta l’istituto d’arte a Venezia e in seguito il liceo artistico di Roma, dove è allievo di Giacomo Balla. Il suo curriculum è ricco di mostre e nutrito di premi conseguiti in Italia e all’estero. I suoi studi sulla pittura ‘atomocroma’ e ‘somatica’lo hanno portato alla stesura di due testi riconosciuti da illustri accademie. La definizione che egli ha dato della propria pittura – atomocroma – non poteva essere più esatta. La parola ‘atomo’ è veramente adeguata, sia nel significato etimologico di indivisibile, che in quello attuale di energia e movimento. La nuova tecnica infatti permette all’artista di adeguare l’elasticità degli impasti a quella del fondo che li riceve, determinando effetti altrimenti irreggiungibili, dal cui insieme nasce un’indefinibile sensazione di movimento, di forza e di vita. Nei suoi dipinti sono addirittura visibili le vibrazioni dei colori: in alcuni si vedono impalpabili forme fatte di luce, forse i primi sintomi di una nuova conquista. I suoi lavori sono soprattutto caratterizzati da forme metamorfiche immerse in paesaggi surreali. Il fatto più appariscente della nuova tecnica è veramente singolare: Gatti dipinge nientemeno che con le dita, riuscendo a dare una sbalorditiva perfezione ad alcuni particolari che con il pennello non sarebbero facilmente realizzabili. Irmo Gatti è un pittore d’istinto, che non si lascia sopraffare dalla ragione, ma piega la materia alla sua volontà , dandole una forza, un vigore, un’immagine spirituale fino quasi a ridurla ad una espressione metafisica del suo tormento e della sua stessa intuizione.