La questione l’aveva sollevata il vice coordinatore provinciale ternano di Forza Italia, Francesco Ferranti: «L’ispettorato territoriale del lavoro di Terni – denunciava – potrebbe essere accorpato con quello di Rieti e la sede principale verrebbe localizzata nel Lazio. Chiudendo quella ternana».
La richiesta Terni, dice Ferranti, «ha un territorio provinciale con una densità demografica e un numero di abitanti superiore a Rieti; rappresenta un capoluogo con un tessuto industriale, artigianale e produttivo decisamente più importante di Rieti, pertanto più bisognoso anche delle attività svolte da codesti uffici del lavoro. Chiederò al sindaco di impegnarsi con le dovute interlocuzioni con il governo centrale, attivando anche i diversi rappresentanti parlamentari del Pd umbro affinché questo importante servizio resti nel territorio e non si proceda con nuove scelte mal ponderate del Governo».
La replica Il senatore ternano del Pd, Gianluca Rossi, replica così: «La questione dell’ispettorato del lavoro di Terni è alla mia attenzione e di quella degli altri colleghi umbri del Pd: a tal fine ho contattato più volte il ministero del lavoro per comprendere l’incidenza del provvedimento sul nostro territorio e ho provveduto ad informare il sindaco della nostra città . Nel corso dei vari colloqui intercorsi con il ministero ho evidenziato l’utilità di mantenere nella nostra città la direzione dell’ufficio, non essendo in discussione il mantenimento della sede territoriale. Sono convinto che di ciò si potrà tenere conto, per evidenti ragioni oggettive riconosciute dallo stesso Dicastero».