Come sempre nell’aula Magna. La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015, 707° dalla fondazione dello Studium, è stata anche l’occasione per uno scatto di orgoglio.
LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE – LE FOTO
La cerimonia Ad aprire la giornata – dopo la messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, con l’assistenza di don Elio Bromuri, cappellano dell’università di Perugia – è stato il corteo accademico guidato dal rettore Franco Moriconi, a seguire, i rappresentanti dei 16 dipartimenti dell’Ateneo, e in chiusura l’onorevole Stefano Rodotà e il Pro Rettore Fabrizio Figorilli. Il Coro dell’università degli studi di Perugia, diretto dal maestro Salvatore Silivestro, ha eseguito l’inno di Mameli e quello dell’università.
Rodotà L’onorevole Stefano Rodotà, inervenendo alla cerimonia con una riflessione dal titolo ’Dall’umano al post umano’. Mettendo in risalto alcune contraddizioni che caratterizzano la ricerca scientifica ed i limiti che si vorrebbero o non si vorrebbero porre a chi la ricerca fa. Giungendo ad affrontare il tema della ‘realtà aumentata’ e delle implicazioni che l’uso delle nuove tecnologie hanno comprtato nella società moderna.
L’INTERVENTO DI STEFANO RODOTA’ – IL TESTO
Il rettore Nella sua relazione il rettore Moriconi, ha dato conto del bilancio del primo anno di governo dell’ateneo, le attività svolte e i programmi futuri, anche alla luce del quadro universitario nazionale. Ma il rettore è andato oltre: denunciando errori e battute a vuoto che hanno caratterizzato l’attività dell’ateneo, ma adesso abbiamo capito e l’università torna a crescere.
La ‘periferia’ Anche grazie alle sedi ‘periferiche’ di Terni, Narni, Foligno e Assisi: «Il ruolo fondamentale del polo di Terni – ha detto il rettore – non è in discussione, sia per presenza studentesca, ma anche per la possibilità di contribuire all’effettivo riancio di un’area così importante per l’Umbria».