di Giovanni Cardarello
Perugia viaggia pagando regolarmente e soprattutto viaggia sicura. Si potrebbe declinare così la sperimentazione avviata lo scorso fine settimana a bordo dei convogli di BusItalia presenti nel capoluogo. Ma di cosa si tratta? Come riporta il quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘, chi viaggia sugli autobus a Perugia avrà notato una importante novità.
L’incarrozzamento, la salita a bordo, è possibile solo ed esclusivamente se si ha il biglietto, l’abbonamento o i soldi per pagare il conducente. E la salita è ‘sdoganata’ solo dal verificatore, il caro vecchio e spesso invocato controllore. Controllore che a sua volta è ‘spalleggiato’ da due assistenti, due vigilantes che oltre a garantire la fluidità dell’operazione garantiscono una maggiore sicurezza a bordo del mezzo. E il tutto sulle linee più complesse dal punto di vista dell’evasione del biglietto e della sicurezza.
«Nelle ultime settimane – spiega BusItalia attraverso ‘Il Messaggero‘ – il personale esterno qualificato (assistenti di bordo) che normalmente opera a supporto degli agenti di verifica aziendali, è stato incaricato di operare, per alcune specifiche corse, all’interno dei mezzi per l’attività di incarrozzamento». Svolgendo di fatto la doppia funzione di ‘ausilio al personale di guida’ e ‘indirizzamento dei passeggeri sprovvisti di biglietto a regolare la propria posizione, acquistando dal conducente il titolo di viaggio’. Ricordiamo che il biglietto acquistato a bordo del mezzo costa 50 centesimi in più.
Ma la cosa fondamentale da segnalare è il successo della sperimentazione. Successo che sempre il quotidiano quantifica, grazie all’ausilio delle chat interne dei dipendenti di BusItalia. Sono dati non ufficiali ma, verosimilmente, molto vicini alla realtà. «La bigliettazione a bordo sarebbe salita di più del 70%», generando benefici sia in termini economici che sociali e di sicurezza.
Da registrare, infine, le linee oggetto di sperimentazione. Lo scorso fine settimana è toccato alla linea A (da Pila a Sant’Erminio), alla linea G (da Piazza Italia al Girasole) e alla P (da Fontivegge e Ponte Felcino) quella maggiormente attenzionata. In tutti i casi viaggi sereni, in sicurezza e soprattutto pagati il dovuto. Un progetto destinato a ripetersi e a passare dalla fase sperimentale alla fase strutturale, fino a diventare con il tempo un vero e proprio laboratorio a livello nazionale. Se son rose fioriranno.