Dalla meta-fotografia alle performance narrative, alle provocazioni più spinte: Rome Art Week – concluda nella giornata di sabato 28 ottobre – ha accolto media ed espressioni disparate del sentimento artistico. Nella settimana dell’arte contemporanea della capitale, quattro artisti umbri hanno presentano opere complesse e accattivanti, collezionando visite e interesse su un palcoscenico internazionale. Fabrizio Borelli, fotografo e regista romano che risiede a Terni, ha presentato ‘Braining – gioco di carte’. «Un’esperienza a quattro mani, concepita ed elaborata con l’architetta Maria Italia Zacheo – spiega l’artista -. La nostra è metafotografia realizzata utilizzando materiali diagnostici che rappresentano l’encefalo, una figura-chiave che si presta a significati inediti». La mostra è visibile presso Fabrica fino al 5 novembre. Werther Germondari, artista visivo, performer e filmmaker indipendente, ha presentato la mostra multimediale Corpologie, giunta alla sesta edizione. Le opere dell’artista, attivo fin dagli anni ’80, presentano spinte neo-concettuali e situazioniste, arricchite da un gusto ironico e surreale. «È un progetto nato tre anni fa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che intende essere provocatorio, affrontare diverse interpretazioni della fisicità e ribaltare tabù ancora vigenti sui corpi e sulla nudità ». Germondari lavora tra Roma e Amelia e la mostra è visibile presso Ospizio Giovani Artisti fino al 16 novembre. Paola Orlandi è una ceramista attiva in tutta Europa che a Rome Art Week ha presentato ’12 vasi parlano Ikeabana’. «Siamo dodici artisti – racconta – provenienti da tutto il mondo che espongono vasi decorati con composizioni Ikebana della scuola Sovezzu. Si tratta di una forma contemporanea e più libera di arte che si caratterizza per l’uso di diversi materiali di decorazione per creare un’opera d’arte di complemento al vaso». Paola Orlandi lavora tra Roma e Porchiano del Monte (Amelia). Benedetta Galli è una performer attiva fra l’Europa e gli Stati Uniti. A Rome Art Week ha proposto la performance Stone. «Su tessuti tecnici solitamente utilizzati per costruire palloni aerostatici e mongolfiere, ho stampato referti medici che riportano i danni che ho subito alla colonna vertebrale durante una performance del 2021 in cui ho spaccato una grande roccia». Benedetta Galli lavora a Perugia.

