Il prefetto di Terni, Antonietta Orlando, ha adottato lo scorso 29 maggio una comunicazione interdittiva antimafia – si tratta della prima emessa sul territorio di competenza – nei confronti di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande operante in provincia di Terni. A comunicarlo è una nota della prefettura ternana nella quale non si specifica quale sia il territorio comunale dell’attività raggiunta dal provvedimento. Da quanto appreso, si tratta di un bar e la tipologia di criminalità, in termini di contatti/collegamenti con l’attività, non è di carattere mafioso ma più ‘generale’. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero Umbria‘ nell’edizione del 4 aprile, il bar – gestito da cittadini italiani – si trova a ridosso del centro di Terni, nel tempo è stato oggetto di fatti connessi allo spaccio di droga – compresi stupefacenti nascosti fra le provviste del locale -, intemperanze di soggetti in stato di alterazione e si è configurato come ritrovo di pregiudicati. Il provvedimento non comporta la chiusura dell’attività ma rigidi controlli anche e soprattutto di natura amministrativa e contabile.

«In esito agli accertamenti effettuati in stretta collaborazione con le forze dell’ordine – spiega la prefettura di Terni – è emersa la presenza di elementi rivelatori di collegamenti con ambienti criminali, tali da giustificare l’adozione della misura interdittiva prevista dal decreto legislativo 6 settembre 2011, numero 159». «Tale intervento – afferma il prefetto Antonietta Orlando – si inserisce tra le iniziative portate avanti dalla prefettura a tutela dell’economia legale. Faccio riferimento in particolare alla sottoscrizione, avvenuta nei giorni scorsi ad Orvieto, del protocollo relativo alla prevenzione amministrativa antimafia nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. L’intesa è aperta all’adesione di altre realtà territoriali, nonché di associazioni pubbliche e private nell’ottica di realizzare una sinergia istituzionale e una vera e propria filiera della legalità». La prefettura di Terni «proseguirà l’azione di monitoraggio unitamente ai Comuni e alle forze dell’ordine, rafforzando i controlli al fine di prevenire e contrastare efficacemente ogni forma di possibile pericolo per la sicurezza pubblica e di inquinamento dell’economia onesta».
IL BAR REPLICA
Prima interdittiva antimafia a Terni. Il bar non ci sta: «Provvedimento sproporzionato»