Un altro dramma scuote la polizia penitenziaria di Terni: l’assistente capo Andrea Accettone, 46 anni, è morto giovedì mattina. Ucciso, come il fratello Simone (43) – anche lui agente penitenziario, deceduto appena nove mesi fa, lo scorso febbraio – da un arresto cardiaco.
Il ricordo A darne notizia è il segretario del Sappe, Fabrizio Bonino, sindacato di cui Andrea Accettone era delegato regionale: «Nel giro di nove mesi – scrive – due fratelli, colleghi, entrambi in servizio al carcere di Terni, rispettivamente classe 1973 e 1970, sono improvvisamente scomparsi. Simone prima e Andrea oggi, lasciando un vero e proprio cratere nella vita delle loro famiglie. Nell’impossibilità di trovare una spiegazione e di conseguenza di commentare in qualunque modo questa immane e ripetuta tragedia, non posso che rinchiudermi nel silenzio e nella preghiera – scrive Fabrizio Bonino – non mancando però di ringraziarti caro Andrea e di gridare al mondo quanto ti ho voluto bene, quanto chiunque ti conoscesse ti volesse bene e quanto ti siamo tutti grati per averci regalato il tuo splendido ed inimitabile modo di esserci amico, collega e fratello. Ci mancherai da star male e sappiamo già che sarai insostituibile nel cuore e nella mente di ognuno di noi. Io in quanto umilissimo responsabile del Sappe in Umbria, non posso fare altro che ‘ritirare’ il tuo numero della tessera. Grazie e arrivederci ‘fratello’, che ti piaccia o no (così come non ti piaceva essere il ‘regionale’ del Sappe perché la tua ammirabile e proverbiale umiltà ti faceva impropriamente ritenere di non esserne all’altezza) io, tutti i colleghi e tutti i tuoi amici ti terremo vivo in mezzo a noi; riposa in pace e abbraccia con tutta la tua inesauribile forza Simone che tanto ti mancava e che avrai certamente già ritrovato». Al Corpo della polizia penitenziaria, guidato da Fabio Gallo, al Sappe ed alla famiglia Accettone, giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione di umbriaOn.
