L’assessore comunale all’urbanistica era stato categorico: «Contiamo entro i primi mesi del 2014 di consegnare alla città uno spazio del centro di grande pregio, sgombro dalle auto, riqualificato e consegnato alla città quale luogo di aggregazione e socializzazione». Già perché queste cose le dicevano il 15 luglio del 2013. Più di due anni fa.

La piazza Lo «spazio del centro di grande pregio» di cui parlava l’assessore – era Marco Malatesta – è piazza San Giovanni Decollato, in pieno centro storico e per inventarsi la sua riqualificazione era stato bandito addirittura un concorso di idee «che è anche un’occasione di sviluppo di produzioni industriali e artigianali di settore, chiamando a partecipare designer, architetti e ingegneri non solo italiani e mettendo a confronto i loro lavori si può meglio puntare sulla qualità », aveva detto ancora l’assessore.
Il concorso E, infatti, a partecipare al concorso erano stati in quattordici, compreso uno svizzero. E la prima fase del concorso, organizzato in collaborazione con l’associazione ‘Giovani architetti’ di Terni, aveva portato alla scelta di tre elaborati.
I finalisti Quelli di Giulia Carlone, di Moncalieri; di Donato Calderoni, di Gravina di Puglia e di Alessandro Felici, di Anagni; ai quali era stato promesso che il vincitore avrebbe avuto la possibilità di veder realizzato il proprio progetto, in quanto il bando metteva a disposizione 15 mila euro. Poi, però, non si è mai capito bene se qualcuno abbia vinto o pure no.
Oggi Un fatto certo è che, due anni dopo, piazza San Giovanni Decollato è rimasta quella di prima: piena di macchine che fanno concorrenza ai tavolini dei locali. Del progetto, del concorso, delle idee e delle promesse non c’è più traccia. Dicono sia una delle tante vittime della spending review. Dicono.