
«Il lavoro è dignita», «si chiama lavoro, si legge futuro», «Tagina azienda leader per anni nel settore ceramica, non può e non deve finire così». Questo il contenuto di una parte dei cartelli esposti lunedì mattina, in piazza Martiri della Libertà, dai lavoratori dell’azienda di Gualdo Tadino: di fronte al palazzo del Comune è andata in scena la manifestazione organizzata da Filctem Cgil e Femca Cisl (Fabrizio Framarini) per tenere alta l’attenzione sulla vertenza. Colloquio con il sindaco Massimiliano Presciutti e attesa in vista del tête-à-tête in Regione di giovedì pomeriggio: «Siamo a un bivio, i soci devono assumersi la propria responsabilità», spiega Euro Angeli della Filctem Cgil. La linea non cambia: lo sciopero, con assemblea permanente in fabbrica, va avanti.
In 200 in piazza, prosegue sciopero I lavoratori sono stati ricevuto in municipio per parlare con Presciussi e i rappresentanti dei gruppi consiliari. La posizione dei sindacati è chiara: «I soci attuali – sottolinea Angeli – devono assolutamente prendere un’assunzione di responsabilità, il ‘picchetto’ di fronte all’azienda prosegue e ora attendiamo l’incontro di giovedì con la Regione per mettere tutte le carte in tavola da parte dell’azienda. Chiederemo un impegno formale affinché l’azienda venga acquistata».
Il futuro Angeli ribadisce infatti che «ci sono due soggetti interessati e chi la vuole deve fare un percorso alla luce del sole, con le organizzazioni sindacali e le istituzioni». A incontrare i sindacati giovedì pomeriggio saranno il vice presidente della Regione Fabio Paparelli, Sviluppumbria, Gepafin e il dirigente per lo sviluppo economico Luigi Rossetti.
Framarini «La manifestazione – le parole della Filctem Cgil – odierna è servita per denunciare lo stallo delle trattative di cessione dell’azienda. Da oltre un anno stiamo assistendo all’avvio di diverse trattative ma ad oggi una conclusione non si trova. La situazione per i lavoratori è diventata via via più pesante. Abbiamo la necessità di capire se ci sono reali intenzioni di vendere e, di contro, capire se ci sono reali intenzioni di acquisire. Vorremmo che sulla vicenda Tagina non si speculi. A noi interessa far ripartire velocemente l’azienda – conclude – perché ha tutte le potenzialità per poter cogliere quella ripresa che è in atto. Giovedì abbiamo un incontro in regione dove faremo il punto è valuteremo le eventuali novità».