Terni, tecnologia per una giustizia migliore

Presentato in Procura il progetto Tiap per la digitalizzazione degli atti processuali realizzato grazie alla Fondazione Carit

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Procedure più snelle ed efficienti, per una giustizia che sconta ritardi un po’ ovunque, ma che – è il caso di Terni, in procura così come un tribunale – è pronta a creare e recepire le opportunità che possano consentire un miglioramento dei servizi.

presentazione-nuovo-sistema-informatico-digitale-fascicoli-procura-di-terni-23-dicembre-2016-5La presentazione Va in questa direzione il progetto Tiap (acronimo di trattamento informatizzato atti processuali, ndR) che verrà realizzato dalla Procura di Terni grazie al contributo della Fondazione Carit. I contenuti sono stati illustrati venerdì mattina dal procuratore Alberto Liguori, alla presenza della ‘squadra’ di palazzo Gazzoli, delle autorità e degli addetti ai lavori degli uffici giudiziari ternani. Presenti in platea anche l’ex procuratore capo, Cesare Martellino, il prefetto Angela Pagliuca, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il vice presidente della regione Fabio Paparelli e il consigliere regionale Eros Brega.

GIUSTIZIA ‘DIGITALE’, PARLA IL PROCURATORE CAPO – VIDEO

presentazione-nuovo-sistema-informatico-digitale-fascicoli-procura-di-terni-23-dicembre-2016-1Ringraziamenti L’incontro è stato aperto dal saluto del procuratore che ha inteso ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. A partire dalla Fondazione Carit, rappresentata dal presidente Luigi Carlini, da Ulderico Dragoni e Luigi Filippetti, che ha creduto nell’opportunità di contribuire a un sostanziale miglioramento della ‘macchina’ giudiziaria della provincia di Terni. Alberto Liguori ha parlato di «progetto importante che permette alla comunità di pensare in maniera diversa alla giustizia, in un’ottica di maggiore efficienza».

presentazione-nuovo-sistema-informatico-digitale-fascicoli-procura-di-terni-23-dicembre-2016-6Il ministero e la fondazione Il sottosegretario al ministero dell’interno, Gianpiero Bocci, ha affermato che «non basta l’impegno di giudici e magistrati per una giustizia più funzionale, ma occorrono anche risorse umane e tecnologiche. In questo modo, attraverso il progetto realizzato, si creano le condizioni per agevolare i compiti e i costi anche di quelle comunità dell’orvietano che rientrano sotto la giurisdizione della procura e del tribunale di Terni». Il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, ha spiegato come il progetto «non è in contrasto con la mission della Fondazione, ma, anzi, arricchisce ed amplia i campi di intervento nella direzione dello sviluppo locale. Parliamo di ‘welfare di comunità’ – ha aggiunto – e un’iniziativa di questo tipo caratterizza la collettività nello spirito del miglioramento della qualità dei servizi. Il nostro sistema giudiziario è in difficoltà e i progressi devono partire anche a livello locale».

presentazione-nuovo-sistema-informatico-digitale-fascicoli-procura-di-terni-23-dicembre-2016-2Cardella e Zanetti Il procuratore generale di Perugia, ed ‘ex’ di Terni, Fausto Cardella, ha evidenziato come una giustizia più veloce «favorisce a sua volta gli investimenti ed è funzionale all’economia del paese. Il nostro sistema è lento e questa novità va accolta positivamente anche per la sinergia che si è venuta a creare fra il ministero ed un ente sostanzialmente privato qual è la Fondazione Carit. Un ‘grazie’ va al procuratore è riuscito ad attivare una serie di ‘leve’ e a realizzare qualcosa che andrà a beneficio degli operatori della giustizia e dei cittadini». Per il presidente dell sezione penale del tribunale di Terni, Massimo Zanetti, «gli strumenti telematici vanno bene, ma ciò non deve far pensare che la giustizia abbandoni gli aspetti umani. Si liberano, anzi, energie e risorse che possono essere impiegate per amministrare la giustizia con sempre maggiore umanità».

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