Terni: «Fatto tanto, ora acceleriamo»

Il sindaco Latini fa il punto sui primi diciotto mesi di amministrazione e guarda al futuro con la nuova giunta: «Parliamo del passato perché i problemi nascono lì»

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La conferenza stampa si sarebbe dovuta tenere a fine 2019 ma il rimpasto-ter – ufficializzato il 30 dicembre – ha costretto al rinvio, così il sindaco di Terni Leonardo Latini e la sua giunta – assenti Orlando Masselli e Stefano Fatale – hanno fatto il punto venerdì 10 gennaio su quanto messo in campo ed i progetti per il futuro. «Ora è il momento di realizzare tutto ciò che ci siamo prefissi» ha detto il primo cittadino ringraziando anche i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, dirigenti e dipendenti comunali. «Questa città – ha aggiunto Latini – ha bisogno che i veleni del passato siano messi da parte, serve la massima unità per sviluppare l’idea di una Terni protagonista dell’area vasta di cui è punto di riferimento».

«Fatto tanto»

Fra le note positive citate da Latini in apertura, i passi avanti sul nuovo palasport, i cantieri della fontana di piazza Tacito e del parco Cardeto – «faticosamente li abbiamo sbloccati» -, ma pure il teatro Verdi («su cui siamo sulla strada giusta») e il mercato coperto «su cui si intravede la luce». E poi manutenzioni, verde pubblico, il piano urbano di mobilità sostenibile approvato all’unanimità dal consiglio comunale («dà proprio il senso di una visione prospettiva e condivisa»). «Terni sta recuperando anche il concetto di sicurezza – ha aggiunto il primo cittadino – grazie ai piani messi in campo e alla sinergia con istituzioni e forze di polizia. L’ampliamento della videosorveglianza in questo senso è centrale». Su cultura («abbiamo salvato il Briccialdi, grande risultato»), turismo e ambiente, il sindaco ha detto che Terni «deve diventare sempre più attrattiva». Parola d’ordine, ‘sviluppo’ – più volte ripetuta in tutti i temi citati – ma pure ‘eventi’: «Il Natale ad esempio è ben riuscito, nonostante la cronica carenza di risorse».

Barbara Saltamartini e Leonardo Latini

«Salvataggio del Briccialdi, orgogliosi»

«I bambini venuti oggi in commissione – ha detto Latini – mi hanno chiesto di cosa vada orgoglioso fra le cose sin qui fatte. Senz’altro del salvataggio del Briccialdi, come può testimoniare anche Barbara Saltamartini (presente venerdì mattina anche la commissaria della Lega Terni, ndR) che si è spesa a livello governativo per centrare questo ambizioso risultato. Ed evitare le ripercussioni del dissesto, per il Briccialdi, è stata una vera e propria impresa». Il sindaco ha poi elencato quanto fatto in ogni ambito dell’amministrazione, ovviamente con declinazioni positive, soffermandosi in particolare sulle piste ciclabili in programma (Terni-Narni, Staino-Cascata), il rilancio del bike sharing, le tematiche ambientali in genere, lavori pubblici, welfare, sport, scuola/formazione e via dicendo.

Giovanna Scarcia, uno dei nuovi assessori

‘Eterno’ dissesto

Sui conti comunali – tema critico – Latini si è detto convinto «che sapremo portare avanti al meglio questa difficile fase di gestione del dissesto. Ci accusano di parlare troppo del passato, come origine di tutti i problemi attuali. È vero, ma il dissesto dura tecnicamente cinque anni e i suoi effetti coprono un arco di venti anni. Quindi è un tema che ha pesato, pesa e continuerà a pesare sull’attività dell’amministrazione comunale».

Nodo-Ast

Sulla questione acciaierie, il primo cittadina ha evidenziato come «l’audizione presso la commissione parlamentare attività produttive, presieduta dalla Saltamartini, è un segno dell’impegno che deve essere messo su un tema del genere. Continueremo a sollecitare, anche a livello governativo, risposte sulla strategicità dell’acciaio per il nostro paese ed in particolare del sito di Terni. Ast ha necessità di vedere tutelate ad ogni livello le proprie produzioni. La nostra attenzione, è certo, non verrà mai meno».

La giunta

Il ruolo di Terni

Per il futuro, fra i temi-chiave ci sono i trasporti, l’università e il ruolo di Terni come cerniera fra un Lazio ‘caotico’ – l’area romana in particolare – e le aree interne umbre prive di punti di riferimento: «Solo trattenendo le energie migliori ed attraendone di nuove, possiamo avere un futuro interessante. Il sogno di una città attrattiva anche dal punto di vista degli studi universitari, non è venuto meno».

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