Passaggi a livello Ast: fasce ‘fisse’ a Terni

Pums, focus sugli attraversamenti di viale Brin, via Chiesa e via Rosselli: tre fasce orarie per la non interdizione del traffico, protocollo d’intesa. Si parla anche di bike sharing

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Il protocollo d’intesa

Attraversamenti ferroviari e bike sharing ‘Valentina’ nell’ottica dello sviluppo legato al Piano urbano per la mobilità sostenibile, documento che il Comune di Terni deve approvare entro il 31 dicembre 2019. Sono gli argomenti contenuti nel protocollo d’intesa tra l’amministrazione e Acciai Speciali Terni per il quale la giunta ha dato il via libera mercoledì: palazzo Spada, in particolar modo, chiede la ‘salvaguardia’ del traffico urbano in tre fasce orarie per coloro che transitano in via Chiesa, via Fratelli Rosselli e viale Brin. L’obiettivo principale è il coordinamento delle attività ferroviarie per le esigenze del traffico veicolare nelle ore di maggior flusso. Spazio anche alle nuovi ciclostazioni del servizio ‘Valentina’.

Via Rosselli e, dietro, via Chiesa

Le fasce orarie e il traffico

Il documento è stato sviluppato in merito ad una «collaborazione sul piano istituzionale, amministrativo e tecnico-operativo per lo studio e la promozione di soluzioni dirette allo sviluppo della mobilità sostenibile ed in particolare a definire tempistiche e modalità di apertura/chiusura degli attraversamenti ferroviari di viale Brin, via Chiesa e via Rosselli, da parte dei mezzi sia stradali che ferroviari». Ma cosa chiede il Comune all’Ast? In sostanza – viene specificato ‘fatte salve straordinarie ed improrogabili esigenze logistiche, industriali e produttive’ – per migliorare la situazione? Viene concordato che nelle fasce orarie 7.30/8.30 – 12.30/13.30 – 19.30/20.30  non venga interdetto il traffico urbano in nessuno dei tre attraversamenti ferroviari.

Viale Brin: ciclostazione in arrivo

Produzione, trasporto e difficoltà

Entrambi le parti coinvolte sanno bene delle difficoltà in tal senso: «L’intersezione con viale Brin – si legge nel documento – e il mantenimento di attraversamento del suolo pubblico, per mezzo di passaggio a livello, si rendono imprescindibili per alimentare la produzione a ciclo continuo del reparto Pix1; la natura del processo produttivo impone la movimentazione da e per il reparto di materiale di diversa tipologia e quantità con mezzi di trasporto ad uso interno, non omologati alla circolazione su rete ferroviaria nazionale; la frequenza di alimentazione, dipendente dalla lavorazione in corso e non programmabile a priori, impone la fomitura continuativa nell’arco delle 24 ore, 7 giorni su 7; non è possibile la programmazione a priori di sospensioni temporanee della fornitura e, di conseguenza, dell’attraversamento di viale Brin, lavorando la suddetta linea ad utilizzo del materiale in fornitura continua secondo bisogno e non di materiale a scorta a bordo impianti; l’intersezione con via Rossetti e via Chiesa e il mantenimento di attraversamento del suolo pubblico via P/L si rendono necessari per la movimentazione e l’ingresso nel Sito produttivo di Ast di convogli ferroviari contenenti materia prima in arrivo dai fornitori e indispensabile per alimentare il ciclo produttivo continuo, così come sono necessari per la movimentazione di prodotto finito destinato alla fornitura a clienti con lavorazione a ciclo continuo». Il protocollo d’intesa riguarda anche le biciclette.

‘VALENTINA’, CICLOSTAZIONI SARANNO 18: NE ARRIVANO 4 NUOVE, COINVOLTE ANCHE ZONE AST E PENTIMA

Le biciclette nel magazzino comunale al Foro Boario, marzo 2019

Bike sharing

Sempre in riferimento al Pums, l’Ast si «impegna a consentire l’installazione di due ciclostazioni per il bike sharing da 10 stalli, complete di totem informativi, su terreno di sua proprietà e al di fuori delle aree interdette all’accesso pubblico. Una lungo viale Brin l’altra nei pressi dell’accesso del polo scientifico didattico di Pentima». Spese a carico del Comune: «Si fa carico, oltre the dell’installazione, delle opere connesse (allaccio elettrico, videosorveglianza, protezione ecc.) anche della manutenzione delle ciclostazioni stesse e delle aree limitrofe».

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