Caramelle a scuola, quattordici in ospedale

L’allarme è scattato in due scuole cittadine, entrambe della prima periferia

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Una sorta di emergenza, con disturbi all’apparato digerente, in qualche caso accompagnato anche da vomito e diarrea. La struttura di pediatria del Santa Maria della Misericordia ha prestato soccorso a 14 bambini di una scuola media nella giornata di giovedì. Per tutti la causa sembra essere quella di aver consumato caramelle forse di una partita avariata.

Caramelle al gusto aglio e cipolla Alcuni genitori avrebbero sollecitato un’inchiesta, in quanto attribuiscono al prodotto consumato dai figli i disturbi accusati. Le caramelle sarebbero state da poco lanciate sul mercato anche attraverso una campagna pubblicitaria particolarmente aggressiva, per indurre i giovani consumatori all’acquisto diretto del prodotto. Si sarebbe puntato su ‘gusti’ eccentrici, quali ‘aglio’ e ‘cipolla’, appunto, sapori che vengono pescati nei sacchetti cinesi, una sorta di roulette russa. Esistono gusti normali e gusti quantomeno originali, che avrebbero provocato disturbi di vario tipo. Nella mattinata di oggi la dottoressa Anna Biscarini ha effettuato il ricovero di  una  giovane paziente, colpita da diarrea e vomito. Nel  primo pomeriggio altri alunni, di entrambi i sessi, accompagnati dai genitori, si sono presentati negli ambulatori del reparto di pediatria dove al momento vengono curati dal medico di servizio Edoardo Farinelli.

L’allarme È scattato in due scuole cittadine, entrambe della prima periferia, in una classe di una scuola elementare e in un’altra di una scuola media. “I  sanitari hanno raccolto notizie riguardanti il prodotto consumato dai ragazzi  e pur usando grande prudenza – riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera – escludono  a priori che le due classi  siano state colpita da virus intestinale, frequente in questo periodo”. I medici terranno sotto osservazione per qualche ora i giovani pazienti, mentre, una che aveva consumato le caramelle ieri e ha manifestato i sintomi più forti, verrà trattenuta  almeno per un altro giorno. Per il trasporto in ospedale si è reso necessario anche l’intervento del 118, ma la maggior parte degli studenti è stata accompagnata in ospedale dai genitori.

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