Italia Nostra Umbria: «Nessuno tocchi Gizzi»

Dura presa di posizione del presidente Gianfranco Angeli, che accusa la politica

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L’attacco sferrato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini e dall’Anci (l’associazione dei Comuni) dell’Umbria, nei confronti del soprintendente Stefano Gizzi, fa registrare una presa di posizione che promette polemica. Perché arriva da Italia Nostra.

Angeli Il presidente della sezione regionale dell’associazione ambientalista, Gianfranco Angeli, parla infatti di «incomprensibile attacco da parte della giunta regionale nei confronti dello Stato, nella persona del suo soprintendente», riferendosi al dossier preparato da Regione, Anci e rete delle professioni sugli ‘stop’ a diverse opere pubbliche arrivati negli ultimi mesi dalla stessa soprintendenza regionale.

IL DOSSIER CONTRO GIZZI

«Grazie a Gizzi» Il presidente umbro di Italia Nostra, poi, va oltre e invia «un grazie all’attento soprintendente» e chiede «alla Regione e a quei Comuni ‘insoddisfatti’ di tutelare e la valorizzare il bene comune, schiacciato ogni giorno da vari interessi in spregio all’articolo 9 della Carta costituzionale». Angeli, poi, annuncia «di aver promosso istanza di accesso per ottenere il ricorso notificato dalla giunta regionale avverso la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativa ad alcune aree dei Comuni di Marsciano e di Perugia, allo scopo di intervenire a favore del ministero dei beni e delle attività culturali e della soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici nel giudizio avanti al Tar Umbria».

Endorsement Poi il presidente di Italia Nostra dell’Umbria ribadisce che «non è vero che tutti sono contro il soprintendente. Ci sono ancora associazioni, cittadini, politici, amministratori e lavoratori che ogni giorno lottano per il bene comune, per la natura, l’ambiente, per i beni culturali e paesaggistici, insomma per la loro storia e per i valori della persona convinti nel voler lasciare ai loro figli cultura e saggezza e non spianate di cemento armato e di asfalto, acque inquinate anche in falda e aria oppressa dalle polveri sottili».

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