Nestlè-Perugina, un tavolo al Mise

Adriana Galgano (Sc): «Il sacrificio dei lavoratori merita risposte in tempi rapidi»

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Il ministero dello sviluppo economico aprirà un tavolo di concertazione con Nestlè, istituzioni locali, sindacati e lavoratori sulle prospettive produttive e occupazionali della Perugina. A darne conferma è stato il viceministro Claudio De Vincenti che, alla Camera, ha accolto le richieste contenute nelle interpellanze sullo stabilimento di San Sisto presentate dalle deputate Adriana Galgano (Scelta Civica) e Tiziana Ciprini (M5S).

Galgano «Quello ottenuto è un risultato importante per la città di Perugia e per tutta l’Umbria – commenta Adriana Galgano – frutto di una battaglia che Scelta Civica sta portando avanti da tempo, in Parlamento, a tutela di alcune delle principali realtà produttive della nostra regione, vedi Ast, Sgl Carbon e ora la Perugina.In particolare, nel caso dello stabilimento di San Sisto entrano in gioco anche una serie di componenti che vanno oltre la vertenza pura e semplice e che attengono all’identità stessa di Perugia che, non a caso, è conosciuta come la città del ‘Bacio’. La Perugina rappresenta, inoltre, un pezzo pregiato del Made in Italy che esporta in 55 Paesi con circa 300 milioni di prodotti venduti ogni anno. Come rimarcato dal viceministro De Vincenti – evidenzia la deputata di Scelta Civica – è un’eccellenza e impiega mille dipendenti configurandosi, anche, come una delle aziende più importanti del capoluogo umbro dal punto di vista occupazionale»”.

Le risposte I lavoratori, dice ancora Galgano, «con grande senso di responsabilità, hanno accettato di sacrificarsi con il contratto di solidarietà e lo hanno fatto in vista del futuro rilancio che Nestlé aveva tratteggiato e siamo rassicurati dal fatto che il ministero ritenga insufficienti gli argomenti addotti per motivare il calo produttivo, a questo proposito ricordo che nel 2015 si scenderà per la prima volta nella storia dell’azienda di San Sisto sotto le 25mila tonnellate. A questi lavoratori dobbiamo dare risposte certe e celeri – continua la parlamentare – e sollecito anche l’attenzione del ministero sull’Umbria perché nella mia regione ci sono 163 vertenze aperte e, negli ultimi due anni, sono fallite 481 imprese con la perdita di 4.745 posti di lavoro. La situazione della nostra regione è critica e le vertenze di Ast e Perugina, da sole, coinvolgono ben 6mila addetti. Rilevo anche che abbiamo tante altre vertenze aperte in tutta Italia – prosegue Galgano – ed è ora di interrogarci e dare risposte sul ‘fuggi fuggi’ di aziende nazionali e multinazionali, di tutte dimensioni».

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