di M.Lilla
Alla vigilia del nuovo tavolo atteso per il 17 dicembre tra Regione, Provincia e lavoratori, arriva la bocciatura secca del Rsu della provincia di Perugia riguardo alla convenzione tra gli enti provincialiย e la Regione, che vorrebbe assegnare alla polizia provinciale compiti di vigilanza ittico venatoria e ambientali.
Pochi fondi Fin qui sembrava che tutto potesse andare a buon fine, dopo le buone notizie di inizio dicembre, ma proprio la questione legata alla polizia provinciale sta creando non pochi grattacapi. Non solo per la difficile ricollocazione del personale ma anche per l’impossibilitร della convezione di coprire le reali esigenze del territorio regionale. Come si legge nel comunicato della Regione Umbria l’assessore Cecchini ha precisato come ยซL’attivitร di vigilanza e controllo non subirร nessun rallentamento nรฉ tantomeno interruzioni,[…] la Regione continuerร ad assicurarle sia attraverso la convenzione in atto con il Corpo Forestale dello Stato sia con la convenzione che verrร sottoscritta con le due Province umbreยป. La convenzione appunto che la stessa assessore specifica come sia stata finanziata: ยซimpegnandoci a coprire le spese per il personale di Polizia provinciale che sarร impegnato nelle attivitร affidate dalla Regione, il costo di carburanti, riparazione e manutenzione mezzi e attrezzature operative con una somma di 16mila euro per quest’anno (2015) e di 200mila euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017ยป.
Vigilanza totale Proprio nella cifra cosรฌ ridotta stagna il problema principale, per il sindacato รจ una mancanza di volontร politica visto che la stessa Cecchini specifica come ยซal Corpo di Polizia provinciale saranno affidate fra le altre attivitร di vigilanza e controllo in materia di protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio, di tutela e sviluppo del patrimonio ittico, dell’esercizio della pesca, l’attuazione dei piani di abbattimento per il controllo della fauna selvatica, la vigilanza sugli interventi di controllo faunistico, il rilevamento di opere abusive in alveo, l’attivitร di vigilanza in materia di tutela dell’ambiente e di utilizzo delle acqueยป.
Risorse per cinque, unitร Un lungo elenco che si scontra con i pochi fondi proprio come specificano in un comunicato la Rsu di Perugia: ยซcontrariamente a quantoย dichiarato sui giornali e allโopinione pubblica โ denuncia la Rsu โ in realtร non risolve niente. I duecentomila euroย che dovrebbero servire per fare le funzioni di vigilanza ittico venatoria e i controlli ambientaliย sono ovviamente del tutto insufficienti. Lo sanno le parti che vogliono firmare, lo sanno tuttiย coloro che lavorano in questi settori. In una dimensione regionale come quella umbra nonย possono assolutamente bastare 5 persone (circa 40ย milaย euro a persona, senza considerare iย costi vivi), a controllare piรน di 8000 kmq di territorio, nonchรฉ circa 30ย milaย cacciatori traย Perugia e Terni, tutto il settore della pesca, discariche abusive, attingimenti illegali, scarichiย non autorizzatiยป.