Provincia di Terni: «Servizi a rischio»

Grido di allarme del presidente Giampiero Lattanzi alla vigilia dell’incontro dell’Upi a Roma: «Mannaia pesantissima per il 2017»

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Un grido di allarme non nuovo ma destinato a riportare l’attenzione su un ente depotenziato ma ancora attivo e presente, soprattutto dal punto di vista delle competenze. Peccato che i soldi non ci siano. Parliamo della Provincia di Terni e ad intervenire sul punto è il neo presidente, Giampiero Lattanzi.

«Tagli su tagli» «I tagli imposti in questi anni alle province – afferma – continuano a minare la loro capacità di fornire servizi. I 650 milioni in meno previsti poi per quest’anno, rischiano seriamente di essere il colpo di grazia sui bilanci e di determinare il blocco totale dei servizi». Proprio i nuovi tagli saranno fra i temi principali di cui si discuterà mercoledì nell’incontro fissato presso l’Unione delle Province italiane, a Roma, per analizzare le proposte avanzate dal governo.

Dissesto all’orizzonte «Non essendo stato ancora assegnato il fondo indistinto di 970 milioni a disposizione di Regioni, Province e Comuni – spiega Lattanzi -, riteniamo che sia assolutamente necessario che questo venga utilizzato per compensare il taglio e ribadiamo che l’azzeramento del contributo non è sufficiente a mettere in sicurezza i bilanci se non viene accompagnato da misure finanziarie e contabili specifiche che consentano agli enti di evitare il dissesto e la chiusura dei servizi».

«Riassegnare le risorse» Lattanzi ricorda poi che «in Umbria il dibattito sul ruolo delle Province è tuttora in corso ed ha assunto nuovi contorni dopo il risultato referendario. La riforma avviata – osserva il neo presidente – necessita di una revisione per via della bocciatura della proposta di riforma costituzionale. Con la vittoria del ‘no’ le Province mantengono il ruolo di enti di area vasta con funzioni fondamentali su scuole, viabilità, trasporti e supporto ai Comuni. Funzioni, tra l’altro, stabilite sia dalla Delrio che dalla legge regionale 10 del 2015. Per questo – conclude Giampiero Lattanzi – è fondamentale rivedere il complesso delle risorse da assegnare alle Province riformulando i fabbisogni rispetto ai compiti e alle funzioni assegnate».

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