Report: «Non aprite quella galleria»

Clamorosa intervista ad un operaio della galleria ‘La Franca’ sulla strada Foligno-Civitanova. La replica di Anas

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È solo un’anticipazione della prima puntata di Report che andrà in onda domenica 12 aprile, ma il video pubblicato questa mattina sul sito internet del Corriere della Sera potrebbe già dare il via ad una serie di domande riguardo l’agibilità della galleria ‘La Franca’ di prossima apertura sulla strada Foligno-Civitanova.

Agibilità Secondo un operaio intervistato da Report i lavori non sarebbero stati fatti a norma e quindi quella galleria è a richio crollo, mancano infatti «30 centrimetri di spessore di cemento, sono solo 10a fronte dei 40 previsti», le affermazioni non finiscono qui infatti l’operaio descrive come c’è stata inefficienza perché si dovevano abbattere i costi: «Sopra la volta c’è anche un problema di vuoti, che si creano quando costruisci ma dovrebbero essere riempiti con un cemento alleggerito. Non l’abbiamo messo, perché costa. Tutto per risparmiare, perché le bolle del materiale sono state fatte, per forza sono state fatte. Tutto quel tratto è fatto male, la galleria è la peggiore che ho fatto. Ai miei figli dico sempre di non passarci perché è pericoloso. Meglio la strada vecchia che questa nuova».

Anas Questa affermazione ha subito scatenato la reazione dell’Anas, che per bocca del suo presidente ai microfoni della trasmissione di Rai3 ha assicurato che farà controllare la galleria in questione. Ad oggi però secondo le prime analisi dell’Anas, se ci sono delle colpe sono da attribuire al direttore dei lavori anche se Anas stessa avrebbe dovuto collaudare la galleria. Il tutto resta poco chiaro e potrebbe scatenare ancora un ulteriore ritardo per una strada che negli anni ha creato molti problemi sia da un punto di vista progettuale ma anche economico visti i vari fallimenti e rinvii che ha dovuto subire questa grande opera.

La lettera Il presidente di Anas, Piero Ciucci, ha scritto una lettera al direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli: «Egregio Direttore, ho letto l’articolo “Il caso della galleria costruita con poco cemento. L’Anas avvia le verifiche”, a firma di Giovanna Boursier, e il modo sorprendente in cui è stato dato credito ad una denuncia anonima priva di riscontri. Ritengo quindi doverose alcune precisazioni. Innanzitutto va detto che sulla galleria “La Franca”, in corso di costruzione nell’ambito dei lavori di realizzazione del Quadrilatero Marche-Umbria, – come avevo già comunicato per iscritto e in modo dettagliato alla stessa Boursier – la qualità e la quantità dei materiali utilizzati (calcestruzzo, ferro, centine) risulta ben superiore rispetto a quanto previsto dal progetto esecutivo, e senza alcun aumento dei costi, trattandosi di corrispettivo per lavori “a corpo”. Peraltro, nell’ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla nostra società Quadrilatero con le Prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal Gruppo Interforze e tesi a garantire la completa tracciabilità ed originalità delle forniture. Già lo scorso anno è stata inoltre effettuata un’indagine georadar su circa il 25% dell’opera, ispezionando complessivamente 240 metri per ciascuna canna. Da tale indagine non è emersa alcuna criticità in merito a sottospessori né a vuoti a tergo dei rivestimenti. Ad ogni buon fine, come previsto dalle procedure Anas in caso di denunce anonime, è stata disposta l’estensione di tali verifiche tramite tecnologia georadar sull’intera galleria e le relative attività sono iniziate già nella giornata di oggi, alla presenza delle telecamere di Report. Quanto all’invito dell’operaio a non “passare” su quel tratto in quanto sarebbe pericoloso, va precisato che l’opera non è stata completata né collaudata e quindi non è ancora aperta al traffico, per cui desta stupore che si dia credito ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento e di così enorme gravità. In merito alle dichiarazioni di un altro operaio sui lavori dell’Aurelia, risultano troppo generiche per effettuare qualsiasi tipo di verifica. Voglio comunque ricordare che i controlli a campione sulle nostre opere seguono procedure assai rigorose e vengono effettuati su indicazione degli uffici di direzione lavori o di alta sorveglianza dell’Anas, in contraddittorio con le imprese. Pertanto nessuna scelta a campione o modifica al progetto viene effettuata in modo unilaterale dall’impresa. Sui lavori della Salerno-Reggio Calabria e la presunta tangente del 3%, sorprende che vengano ripetute affermazioni infondate che sono state già più volte smentite dall’Anas, in quanto mai niente è stato accertato con sentenze o rinvii a giudizio né a carico dell’Anas né a carico di dirigenti dell’Anas. Per quanto riguarda la rampa di accesso del viadotto Scorciavacche, si ribadisce ancora una volta che prima dell’apertura parziale del tratto, in modalità di cantiere, sono state effettuate tutte le prove necessarie sui materiali. Mi auguro infine che la trasmissione di Report citata nell’articolo riporti correttamente sia le mie dichiarazioni sia tutte le numerose e dettagliate informazioni che sono state fornite, su sua richiesta, alla dottoressa Boursier».

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