Sgarbi attacca il Caos, ma nel 2010 lo esaltava

Domenica ad Amelia il critico ha definito il museo ‘ridicolo’. Qualche anno fa, però, nel ‘Giornale dell’arte’ lo aveva inserito tra le migliori opere di architettura realizzate

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vittorio-sgarbi-ad-amelia-11-settembre-2016-8«L’hanno fatta in quel ridicolo museo che si chiama Caos, ‘caos’ come le loro menti, in quella piazza con i bambolotti che girano… ma dico, c’è un limite a tutto». Con queste parole, domenica, Vittorio Sgarbi ha definito il museo cittadino, sul palco del teatro sociale di Amelia. Il neoeletto commissario alle belle arti e ai musei, durante la presentazione dei suoi progetti per la città, ha proposto di rifare una mostra su Piermatteo d’Amelia proprio perché, quando l’aveva precedentemente suggerito a Perugia era stato per così dire scavalcato e si era deciso di fare ‘ingiustamente’ (a suo dire) la mostra a Terni. «Lanciai a Perugia l’idea di una mostra su Piermatteo d’Amelia – dice il critico – senza dire il luogo, potevo pensare Perugia o anche Amelia. Loro scelsero Terni forse perché è capoluogo di provincia di Amelia e non mi dissero nulla, mi tennero fuori». Forse, però, quello dato dal professore sul palco, davanti ai moltissimi cittadini radunati, è stato un commento un po’ affrettato tanto che, davanti ai nostri microfoni, a fine conferenza, ha stemperato l’attacco: «Il museo non mi sembrava predisposto all’arte antica, ma l’allestimento era buono». Dunque il Caos è un museo ridicolo, ma l’allestimento era buono. E se invece l’idea del critico non fosse stata proprio questa qualche anno fa?

SGARBI FRA CAOS E PIERMATTEO D’AMELIA – VIDEO

giornale dell'arte, caos, vittorio SgarbiIl giornale dell’arte Nel lontano 2010, anno per altro della mostra su Piermatteo d’Amelia, nel ‘Giornale dell’arte’, Sgarbi inserì il nostro museo nella sezione ‘Il meglio’, per quanto riguarda le opere di arte, architettura o design realizzate in quell’anno. Vista la ‘confusione’, o meglio ‘la piccola amnesia del critico’,  Linda Di Pietro, direttore artistico di Indisciplinarte, ha preso la palla al balzo per per invitarlo a tornare. «Siamo contenti che Vittorio Sgarbi parli del Caos. Quando organizzammo la mostra dedicata a Piermatteo D’Amelia, venne a visitarla. In seguito ricevemmo solo note di merito, tant’è che inserì anche il Caos nella rubrica Il meglio… della rivista Il giornale dell’arte per la categoria L’opera realizzata nell’anno (di arte, architettura e design). Visto che ora frequenterà l’Umbria più spesso, lo invitiamo a tornarci e a venire a trovarci anche al Terni Festival». Raggiunta al telefono da umbriaOn Di Pietro ha detto:«Non c’è molto da dire… Il giornale si commenta da solo. Intanto, comunque, lo ringraziamo perché siamo nei suoi pensieri».

«Sempre pronti a collaborare» Anche Giorgio Armillei, assessore alla cultura, ha commentato le parole del critico d’arte: «Sono sempre pronto al dialogo con la giunta e con il sindaco di Amelia. E con i loro collaboratori, a maggior ragione vista l’autorevolezza del nuovo commissario alle belle arti e ai musei della città. Nei nostri progetti rientra la collaborazione con tutto il territorio intorno a Terni. Possiamo fare molto e se Sgarbi vorrà darci una mano ne saremo felici. Siamo sempre pronti a collaborare».

«Contraddizione con se stesso» Non ha tardato ad arrivare anche la risposta del sindaco Leopoldo Di Girolamo alle critiche che Sgarbi ha fatto al museo di Terni: «Conosciamo tutti la verve polemica di Vittorio Sgarbi, che si manifesta spesso con giudizi tranchant su persone, cose e vicende. Sulla questione del Caos di Terni, però, entra in contraddizione con se stesso. In passato, proprio nell’anno della mostra su Piermatteo d’Amelia – da cui certo tutti noi ci aspettavamo risultati migliori in termini di affluenza – Sgarbi rilasciò al Giornale dell’Arte un giudizio più che lusinghiero segnalando il Caos come migliore opera realizzata nel campo dell’arte, dell’architettura e design. Ora invece giudizi diametralmente opposti. Superiamo comunque le polemiche improvvisate. Da parte nostra apprezziamo ogni nuova iniziativa che vada a valorizzare Piermatteo di Amelia, in quanto patrimonio di tutto il territorio, compreso Terni, città che custodisce, proprio al Caos, il meraviglioso Polittico dei Francescani».

 

 

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