Terni, il parco perduto: 2 anni senza ‘Cardeto’

Chiuso da marzo del 2013 lo sarebbe dovuto rimanere per soli 9 mesi

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di Francesca Torricelli

I bambini lo aspettano da troppo tempo e si ritrovano costretti a giocare sull’asfalto di fronte a un centro commerciale. Gli anziani hanno perso il loro spazio di incontro e svago. Il parco di Cardeto, chiuso oramai da due anni, ha lasciato gli abitanti nella più totale malinconia. Il 25 maggio prossimo dovrebbero terminare i lavori e dalla ditta appaltatrice arrivano rassicurazioni, ma le immagini scattate da umbriaOn non lasciano sperare nulla di buono. Che non ce ne vogliano i bambini, ma forse anche per la prossima estate dovranno accontentarsi di giocare sull’asfalto.

I LAVORI AL PARCO DI CARDETO: LE FOTO

La chiusura del parco Ma ricostruiamo un po’ la storia. Il parco ‘Bruno Galligani’ di Cardeto è stato chiuso nel marzo del 2013 per una riqualificazione affidata dal Comune di Terni alla ‘Parco Cardeto srl’, nella quale era confluita la ‘Ciam Servizi spa’ che si era aggiudicata l’appalto per la progettazione, la realizzazione delle opere e la gestione, per 25 anni, del parco. Un investimento iniziale di 1 milione e 800 mila euro e la previsione di 270 giorni di lavoro per ridare il parco ai cittadini.

Il progetto La valorizzazione dell’area prevedeva l’adeguamento e il ripristino del campo di calcetto, la manutenzione e il rifacimento dei campi da tennis, la ristrutturazione e l’ampliamento della palazzina degli spogliatoi. Oltre, ovviamente, alla sistemazione degli spazi verdi, la riqualificazione dello storico laghetto, la creazione di nuove aree giochi, il ripristino dei percorsi footing e l’adeguamento e l’incremento dell’impianto di illuminazione.

Qualche grana Nei mesi successivi, però, in una conferenza dei servizi, erano venute alla luce alcune grane. Durante le verifiche dei tecnici era emerso, infatti, che alcuni alberi presenti nel parco sarebbero dovuti essere abbattuti, perché le condizioni in cui si trovavano rappresentavano delle oggettive situazioni di rischio. Ma non solo. La rete idrica del parco, quella fognaria, quelle elettriche e del gas, non erano proprio utilizzabili o recuperabili e, quindi, da rifare completamente.

I tempi E intanto i mesi passavano e i tempi di consegna si allungavano. Il parco era chiuso da marzo 2013 e lo sarebbe dovuto rimanere per 9 mesi, ma ad aprile 2014 il cantiere era ancora aperto con un inevitabile aumento dell’impegno economico di circa 700 mila euro a causa degli imprevisti emersi nella conferenza dei servizi. Anche gli abitanti della zona, riuniti in un comitato di quartiere, iniziavano a spazientirsi. «Siamo stati esclusi da tutti i sopralluoghi nel parco», avevano detto a fine 2014. «I lavori partono, poi si bloccano, fanno finta di riprendere e si bloccano di nuovo. Basta».

Oggi Arriviamo, lentamente a oggi, molto lentamente. E il cantiere è ancora aperto. Sandro Citarei, titolare della ditta ‘Ciam Servizi spa’ raggiunto telefonicamente mercoledì da umbriaOn è, però, ottimista: «Ad oggi siamo in linea con i tempi di consegna. La conclusione dei lavori è stata stabilita dal Comune di Terni per il 25 maggio prossimo e noi per quella data saremo pronti». In totale fino ad ora «abbiamo investito circa 2 milioni e 800 mila euro e per rientrare con gli investimenti fatti dobbiamo aspettare che il parco sia tornato a vivere». Per questo motivo «siamo i primi a volere terminare tutto il prima possibile. Gli abitanti possono stare tranquilli che per la prossima estate il parco sarà riaperto. Speriamo solo che il Comune sia rapido con i collaudi».

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